giovedì 3 maggio 2018

Mattarella, lunedi nuove consultazioni

Mattarella, lunedi nuove consultazioni: Pressing sui partiti: 'Dite se ci sono nuove maggioranze'

Tentata estorsione a imprenditore, due Comuni si costituiranno parte civile

Tentata estorsione a imprenditore, due Comuni si costituiranno parte civile: La vittima avrebbe dovuto realizzare un centro terapeutico assistito ad Avola

Sedicenne trovato morto in casa dai genitori

Sedicenne trovato morto in casa dai genitori: Si pensa a un attacco cardiaco

Corruzione all'ispettorato del lavoro, 9 misure cautelari

Corruzione all'ispettorato del lavoro, 9 misure cautelari: Tra i destinatari del provvedimento, il direttore e la responsabile legale dell'ente, il direttore sanitario dell'Asp e l'ex deputato regionale Marco Forzese

giovedì 26 aprile 2018

MUSUMECI, “Vogliamo che il ciclo dei rifiuti nasca e muoia all'interno della stessa provincia”


Visita istituzionale lunedì scorso del governatore Nello Musumeci alla ”provincia (così l’ha definita) che presenta il maggiore degrado nella viabilità statale e provinciale”. Ad accompagnare il presidente a Enna  l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, il capo della Protezione civile, Calogero Foti, il dirigente generale dipartimento Acque e rifiuti, Salvo Cocina, che coadiuva Musumeci nella struttura commissariale decisa dal governo nazionale per trovare una via d'uscita all'emergenza nell'Isola, il soggetto attuatore dell’Ufficio per il dissesto idrogeologico, Maurizio Croce, e il responsabile del Coordinamento territoriale Sicilia dell’Anas, Valerio Mele. Come prima tappa quella dell’impianto di trattamento meccanico biologico, attiguo alla discarica di Cozzo Vuturo, che –come ha sottolineato- “dovrà essere operativo entro due mesi". Questo perché, nonostante l’impianto fosse già stato ultimato, si è riscontrato un problema in una delle vasche, dalla quale si è registrata una fuoriuscita di percolato e i cui lavori di ripristino sono appena iniziati. "L'impianto - ha detto il direttore dei lavori, Renato Barazzetta - è piccolo e questo permette una manutenzione più semplice. Ma ancora manca l'allaccio dell’energia elettrica”. A chi chiedeva se l’impianto ennese potesse smaltire i rifiuti di altri comuni, Musumeci non ha esitato a dire che "ogni provincia si piange i suoi rifiuti”.
“Vogliamo che il ciclo dei rifiuti nasca e muoia all'interno della stessa provincia”, è il pensiero di Musumeci davanti a un’emergenza che torna in tutta la sua gravità a macchia di leopardo nei vari angoli di Sicilia. Nell’occasione ha incontrato anche una delegazione contraria alla discarica ad Agira, assicurando che “entro fine settimana verrà esaminato l’iter per l’autorizzazione con estrema obiettività”. Il Governatore si è poi spostato in prefettura per presiedere un vertice con il prefetto Maria Rita Leonardi. “Iniziamo da Enna per la ricognizione dello stato delle viabilità siciliana - ha detto. Siamo pronti a stanziare 50 milioni di euro per sistemare strade che da altre parti d'Italia non sarebbero definite neppure trazzere”. Presente all’incontro, oltre l’assessore Marco Falcone, anche l’attuale commissario del Libero Consorzio di Enna, Ferdinando Guarino. Nel corso dell’incontro l'Ufficio tecnico provinciale ha presentato una relazione in cui riportava i numeri dello stato pietoso in cui versano le strade provinciali. Su 147 strade, solo 26 sono transitabili in piena sicurezza, 47 sono chiuse per un totale di 346 chilometri su 1061. Nel 2015 la Protezione Civile dell’ex provincia di Enna aveva inviato alla Regione, un piano di ripristino con la relativa mappatura per il disseto idrogeologico, per un totale di 140 milioni di euro, ed aveva individuato 12 direttrici stradali prioritarie che necessitavano di manutenzione ordinaria e straordinaria. Oltre ai 50 milioni di euro da parte della Regione per rimettere in sesto alcune importanti arterie dell’ennese, Musumeci non ha esitato poi ad affermare che “la stessa cosa dovrà fare l'Anas e poi predisporremo un cronoprogramma”. A proposito di Anas, Musumeci a margine dell’incontro, ha ricevuto una delegazione formata dal Centro studi “sen. Antonio Romano”, con a capo il presidente Mario Orlando e l’ex sindaco di Nicosia Pino Castrogiovanni, i quali assieme all’ex sindaco di Leonforte Pino Sammartino, dal 1990  seguono la contorta vicenda della realizzazione della cosiddetta superstrada Nord-Sud (quante volte  se ne è occupato il nostro settimanale!) la quale avrebbe dovuto unire il Comune di Santo Stefano di Camastra, sul versante tirrenico, al Comune di Gela, sulla costa meridionale, attraverso il territorio dei Nebrodi, la provincia di Enna e quella di Caltanissetta. Insomma, una particolare via di comunicazione moderna, veloce e sicura tra le autostrade A20 (Messina-Palermo) e A19 (Catania-Palermo) e le strade statali 113-117-120-121-192-117bis-289. Opera, ritenuta da tutti di fondamentale importanza per lo sviluppo della Sicilia e in particolare per l’entroterra, però ancora in “stand by” dal tratto che va da Nicosia allo svincolo di Mulinello nei pressi di Valguarnera che, in tempo di vacche magre, rischia di essere cancellata dalle priorità previste da Anas. Infatti, pare, che l’Anas sia intenzionata, nonostante vi siano i progetti già esecutivi e cantierabili, più che  a costruire i rimanenti lotti C1 e C2, dare una sistemata alla meglio all’attuale vecchia strada statale. ”Lotti che se realizzati –ha spiegato la delegazione al presidente Musumeci- consentirebbero il rapido collegamento da Nicosia all’A19  perché i chilometri si ridurrebbero a 22,9, il tempo di percorrenza a meno di 20 minuti ed inoltre il collegamento alla stazione di Pirato a meno di 16 minuti. Tale diminuzione di percorso ovviamente si ripercuoterebbe per raggiungere anche il capoluogo. Tutto ciò, stante che la zona Nord della provincia di Enna è completamente scollegata con i percorsi delle FF.SS ed a notevole distanza dalle autostrade”. Prima di congedarsi, Musumeci ha promesso alla delegazione di convocare un vertice a Palermo per impegnare l’Anas a destinare le risorse necessarie per una infrastruttura indispensabile per la mobilità interna e dell’intera Sicilia.

Giacomo Lisacchi



LA CONSIGLIERA COMUNALE COLALEO ESCE DAL PD


ENNA. Quanto accaduto nel corso della campagna elettorale per le elezioni politiche dello scorso 4 marzo, con la sorprendente quanto immotivata scelta di autosospensione di tutto il gruppo consiliare del PD, ad esclusione della sottoscritta, ha rappresentato una sorta di punto di non ritorno rispetto alla mia attuale collocazione all’interno dello stesso gruppo.  A questo singolare modo di intendere la militanza e il sostegno al proprio partito si aggiunga, poi, il fatto che la gestione del gruppo consiliare del PD rasenta da troppo tempo la schizofrenia, a cominciare dalle riunioni, per le quali si invitano solo i consiglieri che si reputano vicini ad una determinata posizione e ci si dimentica degli altri, così come si decide, in spregio ad ogni basilare regola statutaria, di volta in volta, chi può essere accettato all’interno del gruppo e chi no. Ma anche nella gestione dei lavori d’aula la confusione dei ruoli regna sovrana, con il gruppo che è sempre rappresentato da voci diverse e, spesso, in palese contrasto sulla linea da seguire.  Una linea politica che, il più delle volte, ha come unico obbiettivo danneggiare la città, colpevole di non essere in linea con il desiderio di rivalsa di molti di loro, come avvenuto recentemente nella votazione sull'esenzione IRPEF. Un'inutile prova di forza (l'ennesima) sulla pelle degli ennesi. Tutti questi fatti mi portano ad affermare che sono venute meno le ragioni per cui, ad inizio della consiliatura, ho aderito al gruppo del PD, dal quale intendo uscire, tornando a rappresentare in Consiglio Comunale la Lista Torre- Giovani Democratici, con la quale sono stata eletta e nella cui organizzazione giovanile ho un ruolo attivo, che intendo proseguire, così come, con questo atto, non viene meno la mia appartenenza al Partito Democratico.  Provvederò a notificare ufficialmente questa mia scelta in occasione della seduta di Consiglio Comunale del 26 aprile 2018.

PASSI CONCRETI PER RIAPERTURA MUSEO ALESSI


Enna. Quel palazzetto costruito “ad hoc” oltre 65 anni fa dietro l’abside del Duomo forse tanti giovani non sanno cosa contiene, eppure racchiude pagine di storia ennese e non solo. Ora dopo oltre 12 anni si apre uno spiraglio per recuperare le sale che ospitano il museo Alessi che necessitano di essere rimesse in sesto. Ad annunciarlo il sindaco Maurizio Dipietro  che apre la sua pagina ufficiale sul popolare social network Facebook all’indirizzo www.facebook.com/dipietrosindaco, con questa grande ed importante notizia per la città di Enna. “Abbiamo mosso i primi passi concreti in direzione della riapertura del Museo Alessi –scrive Dipietro-. Con grande gioia inauguro questa pagina, che spero sarà di dialogo e confronto, con una notizia che ho particolarmente a cuore. In questi giorni, infatti, ho incontrato mons. Murgano, con cui ho affrontato la questione della riapertura del Museo Alessi. I locali che ospitavano il museo saranno oggetto di interventi di ristrutturazione, con fondi della CEI, che consentiranno di superare le criticità strutturali. Appena termineranno i lavori saremo in grado di programmare la riapertura, attraverso la firma di un apposito protocollo di intesa, che consentirà di restituire alla città un bene culturale prezioso”. Si tratta dunque di un finanziamento che la Conferenza episcopale italiana ha messo a disposizione e che  consentirà di mettere in sicurezza l’intero edificio che gli ennesi, anche se di proprietà della chiesa, però sentono come patrimonio artistico e culturale proprio. Il museo contiene una ricchissima collezione composta da numerosi pezzi di oreficeria siciliana risalenti al XIII secolo, tra i quali la celebre Corona di Maria SS Della Visitazione, Patrona della Città di Enna. Inoltre la collezione del canonico ennese Giuseppe Alessi: la sezione Archeologica costituita da vasi egizi e siculi, oltre che pezzi raffiguranti la dea Kore; quella numismatica, “forte” di un monetario di 4.400 monete, greche, romane e sicule; la pinacoteca, che conta su diverse tele, tra le quali una “Madonna con Bambino”. Insomma, si riaccende la speranza, dopo anni di buio pesto su uno dei Musei più importanti della Sicilia centrale, che il museo Alessi venga restituito al suo antico splendore, rendendolo fruibile a quanti, e sono tanti, che vogliono vedere i tanti tesori che il museo possiede. Tanti i post apparsi sulla pagina facebook di Dipietro, appena aperta. Segno che la notizia è molto sentita da parte di molti ennesi. Tra tutti, eccone alcuni: “Ci passo tutte le mattine – scrive la giovane Valentina Gargaglione- per lasciare mio figlio all'asilo. E puntualmente penso.. che tristezza! Adesso questa notizia! Spero di cuore che lo possiate riaprire il prima possibile perché di turisti che passano di lì ne vedo tanti, e sono sicura che anche loro penseranno lo stesso”. “Una  bella notizia!”. –anche per Silvana Stella- che pensa alla “figlia e ai tanti ragazzi che non hanno mai avuto la possibilità di vedere e conoscere questo luogo ricco di storia”. “Maurizio se lo riapri – è il commento di Ivan Millunzi residente al Nord- mi faccio il biglietto e vengo a vederlo io, l'ultima volta sono entrato li nel lontano 1990 portavo i caffè ai vigilantes”. “Complimenti –afferma invece Angelo Di Marco- questa è una bellissima notizia, speriamo che sia di buon auspicio per fare ripartire il turismo nella nostra amata città, grazie Sindaco”. “Maurizio, complimenti per ciò che stai e state facendo! A piccoli passi Enna rinascerà! –è il pensiero di Anna Dongarrà. Ovviamente non manca neanche qualche commento un po’ critico come quello di Elisea Lunardo che scrive: “Oh mio Dio quanta venerazione per una cosa così naturale… è vero non ci ha mai pensato nessuno finora ma a me sembra che rientra nelle sue mansioni ridarci un museo che neanche una manifestazione da parte dei cittadini c’è stata per la sua chiusura”.

Pietro Lisacchi