mercoledì 29 giugno 2011

Giovane segretaria del Pd fa l'attrice porno: viene scoperta e si dimette

La copertina del Dvd

PISA - Divideva la passione per la politica con quella per l’hard, così una giovane segretaria di un circolo Pd della provincia di Pisa ha deciso di girare un film porno. Nulla di grave, avrà pensato la ragazza, anche perché le due passioni erano tenute segretamente e tassativamente separate. Le scene di sesso esplicito erano state girate indossando una mascherina per nascondere la sua identità ma qualcuno del suo circolo evidentemente divideva la stessa passione per i film vietati ai minori, ma dal punto di vista del fruitore. E così guarda e riguarda le scene più “interessanti” si è accorto che l’attrice era la segretaria del circolo. Da lì allo scandalo il passo è stato breve e le conseguenti dimissioni dal ruolo politico sono diventate imperative e subito accolte.

Nonostante la mascherina indossata durante le scene roventi la ragazza è stata riconosciuta come la protagonista di “È venuto a saperlo mia madre” e il confronto con le foto del profilo su Facebook è stato un gioco da ragazzi e i dirigenti del partito hanno chieste le dimissioni.

Sulla richiesta di dimissioni anche lei ha convenuto che era meglio darle. Ma il dispiacere per i dirigenti locali democratici sembra non essere solo per la circostanza in cui esse sono maturate, ma anche perchè la giovane è considerata molto brava e preparata dal punto di vista politico. Quanto ha fatto è stato considerato «una grave leggerezza» e le sue conseguenze «una perdita» per il Pd della zona del Comprensorio del cuoio, tra Pisa e Firenze.

Il film a luci rosse, proposto in vendita dalla casa di produzione anche sul web, vede impegnata la ormai ex segretaria del circolo Pd insieme ad un’altra ragazza e due porno-attori. La carriera politica sembra stroncata ma forse per la giovane ex segretaria si è aperta quella del cinema hard.

Il partito la difende: clamore disgustoso. È «sbagliato» e «disgustoso» il clamore attorno alla vicenda della giovane dirigente del Pd pisano che si è dimessa dopo aver girato come attrice un film a luci rosse. Anche perchè nelle sue azioni «ha coinvolto solo se stessa»: adesso ha quindi diritto di «essere lasciata in pace» e magari «si essere aiutata a riflettere». A sostenerlo, in una nota, sono il segretario provinciale, Francesco Nocchi, ed il segretario comunale di San Miniato Massimo Baldacci.

«Pensiamo che una giovane donna di 25 anni, che non ha coinvolto altri che se stessa nelle proprie azioni e che deve risponderne solo a se stessa, abbia il diritto di essere lasciata in pace e semmai aiutata da persone amiche e solidali a riflettere sulle proprie scelte e sul loro senso».

Non è stata sospesa dal Pd. La ormai ex segretaria di un circolo Pd della provincia di Pisa protagonista di un film porno si è dimessa dagli incarichi, ma non è stata sospesa dal partito, al quale è ancora «regolarmente iscritta». A dirlo sono il segretario provinciale del Pd pisano Francesco Nocchi ed il segretario comunale di San Miniato (Pisa) Massimo Baldacci. «Non è vero - scrivono i due dirigenti riferendosi a quanto pubblicato in alcuni casi - che il Pd abbia discusso in nessuno dei suoi organismi della vicenda della ragazza». «Da alcuni mesi - spiegano - si è allontanata, senza che sia intervenuta nessuna rottura politica, per motivi personali, anche di studio: tra l’altro, anche se i giornali non hanno riportato questa notizia, si è laureata pochi giorni fa».

martedì 28 giugno 2011

Arrestato il deputato regionale Cateno De Luca

Arresti domiciliari per Cateno De Luca. Il deputato regionale di Sicilia Vera è stato arrestato ieri sera, dal nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale, in forza del suo ruolo di sindaco di Fiumedinisi, al termine della seduta di Consiglio comunale. Con lui, arrestati il fratello Tindaro Eugenio, il responsabile dell’Area servizi territoriali e ambientali, Pietro D’Anna, e il presidente della commissione edilizia comunale, Benedetto Parisi. L’indagine riguarda la tentata concussione e il falso in atto pubblico, violazioni che – secondo gli inquirenti - sarebbero state commesse tra il 2007 e il 2009 per l’approvazione e l’esecuzione del programma innovativo in ambito urbano denominato “Contratto di quartiere II - Vivi Fiumedinisi”.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip Daria Orlano su richiesta del procuratore capo di Messina Pio Lo Forte, dell’aggiunto Vincenzo Barbaro e del sostituto Liliana Todaro.

Il Comune di Fiumedinisi, in base alla legge 21 del 2001 e al decreto dell'assessorato ai Lavori pubblici del 7 agosto 2003 - come riferisce l'Agi - avrebbe dovuto procedere a interventi finalizzati alla riqualificazione edilizia, al miglioramento delle condizioni ambientali, all'adeguamento e sviluppo delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni di servizi pubblici e privati, all'integrazione sociale e all'incentivazione dell'offerta occupazionale nonché al recupero o ricostruzione dei manufatti colpiti da eventi sismici o pubbliche calamità. Le indagini della procura di Messina hanno permesso di appurare invece che la quasi totalita' degli interventi proposti ed approvati dalla giunta municipale e che hanno comportato una variante al Prg ha riguardato l'esecuzione di interventi edilizi di notevoli proporzioni, direttamente o indirettamente riconducibili al sindaco De Luca e ai suoi familiari, realizzando la costruzione di una struttura alberghiera con annesso centro benessere in contrada Vecchio del Comune di Fiumedinisi da parte della società "Dioniso srl"; la realizzazione di centri di formazione permanente del Caf Fenapi srl e di 16 alloggi da parte della cooperativa edilizia Mabel.

Qualche anno prima la Regione siciliana in sede di approvazione del Prg del Comune jonico messinese aveva disatteso larga parte dello strumento urbanistico, ritenendo che contenesse previsioni sovradimensionate. Il reato di tentata concussione viene contestato per aver indotto i proprietari di alcune aree a cedere - a volte a prezzi di mercato inferiori - i terreni di loro proprietà onde consentire alla Mabel l'esecuzione dei lavori di costruzione degli alloggi. I reati di falso riguardano invece l'approvazione del progetto in variante dei lavori di costruzione da parte della Dioniso srl e l'approvazione dei lavori di ripristino delle difese spondali del torrente Fiumedinisi, le cui modifiche rispetto alle iniziali previsioni sarebbero state attuate strumentalmente al fine di incrementare il valore commerciale di alcune aree ricadenti nel progetto e riconducibili alla Dioniso srl, il cui amministratore unico è l'onorevole De Luca. Il deputato regionale è anche fondatore e direttore generale della Fenapi mentre della Coop edilizia Mabel è amministratore suo fratello.

Bagna con il latte del suo seno i poliziotti: arrestata


Quando si dice utilizzare un'arma a sorpresa! Quella messa in campo da una donna della contea del Delaware, negli Stati Uniti, contro i poliziotti che la volevano far scendere dall'auto, è stata addirittura il proprio seno. Sì, perché per allontanare gli agenti ha spruzzato il latte della sua mammella destra. Una mossa non proprio gradita dai poliziotti che l'hanno arrestata con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale.
Questa la singolare chiusura di un episodio iniziato con un pranzo di nozze e ricostruito nei particolari dalle autorità della contea. La donna, invitata col marito a una festa di matrimonio, durante il ricevimento comincia a litigare con il consorte, dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Esasperato, l'uomo, ripetutamente colpito dalla coniuge davanti agli altri ospiti, decide di chiamare la polizia. Barricatasi nella propria auto, la donna si rifiuta di scendere all'arrivo degli agenti. Mentre cercano di tirarla fuori a forza, ecco la strana minaccia, sul momento non colta dai poliziotti: quella di essere madre di neonato. Ma alle parole seguono i fatti; dopo averli investiti con una serie di oscenità, infatti, la donna irrora gli increduli agenti col latte del suo seno destro, appena estratto dal vestito. Da lì l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale e l'arresto.

Vincenzo Farina è il nuovo console regionale dei Maestri del Lavoro



Piazza Armerina. E’ il trapanese Vincenzo Farina il nuovo console regionale dei Maestri del Lavoro e prende il posto del dimissionario Raffaele Carrara, nominato console onorario. Ad eleggerlo sono stati oltre 50 Maestri del Lavoro, di diversi settori economici, provenienti da tutta la Sicilia, nel corso di una partecipata ed affollata assemblea svoltasi in un noto hotel di Piazza Armerina. A portare i saluti della città dei mosaici è stato il vice sindaco Teodoro Ribilotta. “Vi ringraziamo –ha detto Ribilotta- per avere scelto di svolgere questa importante riunione dei Maestri del Lavoro a Piazza Armerina, meta importante e punto di riferimento per quanto riguarda il turismo e la cultura della nostra Regione. Grazie –ha aggiunto ancora Ribilotta- per quello che avete dato e continuate a dare alla nostra società e per il vostro impegno civile verso le nuove generazioni”. Farina, che è console provinciale di Trapani, è stato responsabile amministrativo regionale della Tecom Italia. Un curriculum, il suo, pieno di eccezionali doti di professionalità ed integrità e quindi in linea con le caratteristiche dei Maestri del Lavoro. Nel ringraziare i Maestri del Lavoro per il consenso accordatogli e il console regionale uscente Carraro, per il lavoro svolto, il neo console ha dichiarato: “La mia elezione è una gratificazione eccezionale ed un incarico molto importante. Un incarico che intendo portare avanti con la collaborazione di tutti i consoli provinciali e soprattutto con i due maestri che si sono fatti promotori della costituzione dei due consolati ancora mancanti che sono quelli di Enna e Caltanissetta”. Cos’è l’onorifecenza della “Stella al Merito del Lavoro”? “E’ un’onorificenza conferita dal Presidente della Repubblica su proposta del Ministro del Lavoro e viene concessa a coloro che abbiano compiuto i 50 anni di età, abbiano prestato attività lavorativa per almeno 25 anni alle dipendenze di una o più aziende e che si siano particolarmente distinti per singoli meriti di perizia, laboriosità e di buona condotta”. Quale il ruolo del Maestro del Lavoro nella società odierna? “E’ quello di trasferire alle nuove generazioni gli ideali e i valori del lavoro e soprattutto le esperienze che ha maturato non soltanto nell’ambito del lavoro, ma anche nella vita quotidiana. A questo proposito abbiamo un programma annuale di incontri con i giovani nelle scuole, che intendo rimodernare con il coinvolgimento anche delle aziende”. Ad organizzare il convegno è stato il Maestro armerino Franco Campione, che con altri maestri ennesi si sta impegnando per costituire entro ottobre il consolato provinciale di Enna.

Giacomo Lisacchi

venerdì 24 giugno 2011

Melania assassinata con la tecnica militare “assalto alla sentinella”



Una foto di Melania il giorno dei funerali


Melania Rea, giovane madre e moglie innamorata, è stata uccisa con tecnica militare. E’ stata messa a tacere con una mano sulla bocca, le è stata procurata una tremenda torsione del capo e poi è partita la prima coltellata alla gola, un colpo fortissimo con effetti amplificati proprio da quella torsione, il più forte - anche se non mortale - di tutti e trentadue i colpi che le sono stati inferti.

Si chiama assalto alla sentinella. O almeno, così lo chiamano in gergo i militari perché si tratta della tecnica specifica, studiata e ristudiata in mille addestramenti, per neutralizzare, appunto, l’uomo di guardia. Che Melania sia stata uccisa proprio così lo dicono oggi, alla vigilia dell’interrogatorio del marito Salvatore Parolisi - nel frattempo indagato per omicidio volontario - le carte dell’autopsia del professor Tagliabracci. Carte che neppure la difesa del caporal maggiore - gli avvocati Biscotti e Gentile - finora ha potuto vedere perché mancano, stranamente ma non tanto, nella prima documentazione giunta al loro perito di parte, il professor Varetto.

Stranamente ma non tanto perché questa ricostruzione della tecnica militare usata per uccidere Melania sarà uno dei pezzi forti dell’appuntamento di questo pomeriggio in Procura, talmente forte, almeno per i pm Monti e Picardi, da dover essere mantenuto in qualche modo coperto, da dover costituire, nel limiti del possibile, un effetto sorpresa.

Che l’omicidio di Melania Rea sia stato commesso con metodo, e con metodo militare, lo si intuì già un mese fa, quando i giornali si impadronirono di un’altra importante indiscrezione: i pantaloni della donna furono trovati sì abbassati, ma troppo abbassati, molto più di quanto ci sarebbe bisogno per una banale pipì nel bosco. E questa è un’altra tecnica puramente militare: i pantaloni del nemico abbassati proprio fino a giù per rendergli impossibile qualsiasi tentativo di fuga.

C’è ancora un’altra conferma a queste indiscrezioni. Tra i quesiti ai quali è stato chiamato a rispondere il professor Tagliabracci ce n’è uno che rimanda quasi esplicitamente all’assalto alla sentinella: gli chiedono se sono state rinvenute tracce epiteliali sulla bocca della donna. La risposta di Tagliabracci non si conosce ancora, ma il quesito sembra inequivocabile.

E questo potrebbe essere solo l’antipasto, perché i sostituti Monti e Picardi stanno preparando il faccia a faccia con Parolisi senza tralasciare il minimo dettaglio. Ad esempio, è curioso notare che mentre Monti ha già interrogato Parolisi più volte, per Picardi sarà l’esordio, e un esordio molto particolare, da napoletano a napoletano, con tutti i risvolti che un po’ di dialetto, nelle pieghe più drammatiche dell’interrogatorio, può comportare.

Ma ci sarà di più. Non è sicuro che per questo pomeriggio saranno pronti i supertabulati telefonici di cui si parla da giorni, quelle che con il nuovo metodo Sfera consentirebbero di avere a disposizione la tracciabilità completa del telefonino di Parolisi nel pomeriggio del 18 aprile, di sapere, cioè, se davvero è passato da Colle San Marco come racconta, a dispetto dei ragazzi in gita che hanno scaricato le loro digitali senza mai pizzicarlo e anche dei due pensionati che continuano a dire di non aver visto nessuno, né vicino all’altalena né sullo spiazzo.

Ma alcune intercettazioni telefoniche nuove di zecca Monti e Picardi sembrano intenzionati a utilizzarle proprio oggi pomeriggio. Nuove di zecca nel senso che nessuno ancora le conosce, seguendo un metodo che i magistrati di Taranto, nel caso di Avetrana, hanno inaugurato con un certo successo: contestare all’imputato le frasi più compromettenti un po’ alla volta, per fiaccarne la resistenza, per aprire più facilmente un varco alle contraddizioni.

C’è già un toto interrogatorio. Chi giura che Salvatore Parolisi si avvarrà della facoltà di non rispondere, chi parla di un ordine di custodia già bell’e pronto e solo da adattare alla circostanze, chi semplicemente aspetta. Che il caporale di Frattamaggiore, responsabile o no dell’omicidio di sua moglie, si liberi della montagna di bugìe propinate finora e dica finalmente la verità.

Una nuova "Ruby" nell'inchiesta P4- E' amica del parlamentare Papa

(archivio)

Gianna ha 21 anni, è di Gai di Cison di Valmarino (Treviso), ma da anni fa la spola tra Roma a Milano. È lei la "Ruby" dell’inchiesta P4, un intreccio di poteri forti sui quali ha aperto uno squarcio la procura di Napoli. Gianna Sperandio da Cison è l'amica di Alfonso Papa, il parlamentare del Pdl che i magistrati campani vorrebbero arrestare.

Il paese lo frequenta poco, ma quando arriva non fa nulla per non farsi notare. Un mesetto fa è arrivata in piazza a bordo di una Ferrari nera fiammante accompagnata da un transessuale. I compaesani sorridono e portano pazienza. La mamma vive a Cison, la zia lavora in Comune, persone tranquille e benvolute. Più simile a lei la sorella di un paio d’anni più grande.
Gianna, ventenne dalla vita frenetica e dalle forti simpatie per i trans, secondo le carte dell’inchiesta, ha una relazione stabile con il parlamentare. Trans sono, infatti, quasi tutti i suoi amici e trans "al rovescio" è lei stessa, che ha fatto mettere a verbale di amare soprattutto le donne (ma frequenta regolarmente Papa, che la colma di regali, la porta a Montecitorio e le presenta il padre) e si è fatta operare al seno per ridurselo.
Per sbarcare il lunario Gianna si prostituiva, ma dopo avere incontrato il deputato in spiaggia a Latina ha smesso di ricevere i clienti: incontra solo Papa, che le dà in cambio soldi, auto di lusso, capi d'abbigliamento firmati, cellulari.
Il giorno in cui la polizia la ferma Gianna non ha con sè la tessera magnetica per accedere a Montecitorio. Racconterà poi ai pm: «L'onorevole Papa mi ha fornito una tessera di riconoscimento emessa dalla Camera dei deputati per poter accedere a Montecitorio. Mi sono telefonicamente rallegrata che non l'avessi con me quando sono stata fermata, non faceva una bella figura che una persona che poteva accedere a Montecitorio si facesse le canne».
E Papa si occupa di lei assiduamente, come quando chiama il maresciallo dei carabinieri Enrico La Monica e gli segnala un’auto parcheggiata in un paesino del Trevigiano, proprio Cison, chiedendogli di "sorvegliare" un’auto: «Se possiamo fare in modo di tenere un pochettino di controllo -si legge nelle intercettazioni- perché dentro questo cortile di questa casa ci sta una macchina molto importante, molto bella, perché là la zona è piena di marocchini e hanno tentato un paio di volte di rubarla».
L'interlocutore non afferra. «Allora -chiarisce Papa- la domanda è: lì in zona teniamo qualcuno...?». La Monica spiega che «deve vedere com'è collocato», altrimenti chiamerà il comandante di stazione. Il parlamentare lo blocca: non deve far sapere niente a nessuno. «Senza dire niente, dovremmo fare in modo che quando escono le radiomobili di notte, di farci fare qualche passaggio proprio lì». Perchè? «È che se si rubano la macchina -si lascia scappare Papa-non possono fare denuncia».
A Cison si narra di feste in locali altolocati con personaggio di spicco. Gianna era la protagonista e con lei un bel po’ di persone finite nell’inchiesta.

martedì 21 giugno 2011

Benigni mattatore a Bologna rilegge Dante -"Il conte Ugolino? Il primo comunista"


Roberto Benigni (foto Toni)

ROMA - «Il Conte Ugolino? Il primo comunista della storia, o almeno così lo considerebbe oggi Berlusconi che lo detesta». Poesia e attualità vanno sempre di pari passo quando il mattatore è Roberto Benigni. Sul palco di Piazza Maggiore a Bologna il toscanaccio più amato d'Italia ha aperto col suo Tutto Dante la stagione estiva del cinema in piazza, vera attrazione delle estati felsinee.

Benigni è irresistibile, alterna battute feroci ad alta cultura; così il protagonista del trentatreesimo canto dell'Inferno, il nobile pisano che divorò a morsi i figli, diventa un comunista nemico del premier. Alla città - in cui è tornato a qualche giorno dalla visita a sorpresa alla serata per la festa nazionale della Fiom condotta da Michele Santoro - il comico si rivolge chiamandola «straordinaria e mirabile», aggiungendo rivolto alla piazza: «Che spettacolo, altro che Pontida!».

Da lì l'aggancio per una raffica di gag sulla politica, con il presidente del Consiglio protagonista assoluto. Dal desiderio di Berlusconi di venire a Bologna sul Crescentone (così si chiama il piazzale rialzato davanti alla basilica di San Petronio) perché «pensava fosse un Viagra più potente», fino a quello di comprare casa a Lampedusa così «ci saranno sbarchi di escort». Immancabili le battute sul Silvio ingordo anche in amore: «Silvio, dai ti fa male, lo dico per la tua salute! Ma una donna sola no? Sembra una centrale nucleare!». Ma ce n'è anche per la Lega «Vogliono portare il Colosseo a Cuneo») e per la sinistra: «Se si andasse alle elezioni ora, vincerebbe la sinistra. Quindi il Pd non si faccia illusioni». Poi un ammiccamento a Bologna la rossa: «Tutti i nemici di Berlusconi vengono da qui: Prodi, Enzo Biagi, Casini, Fini, anche Montezemolo.. Infatti Bersani fa l'emiliano per fargli paura, invece è calabrese». Ma Bologna è anche la città del Civis, il discusso tram su gomma. Per Benigni «ha un autista che non guida, mi ricorda Alfano che non guida e va da sè».

Ma quando la parola passa a Dante la piazza - quasi in 5000 fra i 4000 posti a sedere e gli altri attorno - si fa silenziosa. Prima della lettura in versi, però, la commozione sale con la dedica del canto alle vittime della strage del 2 agosto 1980 «Questo è il canto dell'odio che dilania e fa a pezzi i corpi proprio come la più grande strage del dopoguerra di cui ancora non sappiamo bene» - sottolinea l'attore premio Oscar -. È vero che dobbiamo costruire il futuro per i nostri figli, ma starebbero meglio se riuscimmo a costruire il passato». Lo spettacolo termina con l'ovazione del pubblico che saluta l'ennesimo grande show di un grandissimo protagonista della nostra cultura.

lunedì 20 giugno 2011

Villapriolo- 7 ”piccoli e gioiosi testimoni di Gesù” hanno ricevuto il sacramento della Prima Comunione



Villapriolo. Domenica pomeriggio nella parrocchia di San Giuseppe 7 ”piccoli e gioiosi testimoni di Gesù” sono stati ammessi, dopo quattro anni di iniziazione cristiana, alla partecipazione piena della santa Messa, celebrata da don Salvatore Bevacqua, ricevendo il sacramento della Prima Comunione. I bambini sono stati accompagnati nel loro cammino di fede dalla catechista Teresa Seminara che, nel presentarli alla comunità villapriolese in festa, ha sottolineato: “L’incontro con Gesù nell’Eucarestia è una tappa importante del loro cammino di vita cristiana. Tutti questi ragazzi si sono preparati con gioia e trepidazione a questo giorno così importante. Oggi i nostri figli riceveranno per la prima volta Gesù e si incammineranno, con il nostro aiuto e con quello di tutta la nostra comunità parrocchiale, verso un’esperienza nuova, che vedrà al loro fianco il Signore Gesù”. Quindi l’invito ai genitori: “Promettiamo di aiutare con l’amore e la preghiera i nostri figli e di incoraggiarli ad affrontare le difficoltà della vita”. “Vivere il sacramento dell’Eucarestia –ha spiegato don Salvatore- non è soltanto ricevere il Pane di vita in un particolare giorno. Non si tratta, dunque, di preparare i fanciulli ad atti isolati, a celebrazioni occasionali, quasi come parentesi nella loro vita. Si tratta piuttosto di iniziarli ad un incontro personale con Cristo, con gli altri fratelli. Se davvero, come noi crediamo, i sacramenti sono profondamente uniti a tutta la vita, spetta a coloro che vivono accanto al fanciullo prendersi la responsabilità di questa iniziazione. Ecco perché l'invito ad accompagnare il figlio sugli itinerari dell'iniziazione cristiana è rivolto innanzitutto ai genitori. Alla comunità spetta la responsabilità di motivarli a impegnarsi e di sostenerli passo dopo passo”. Un momento bello nel corso della solenne funzione è stato il battesimo e la prima comunione dell’undicenne Kevin, figlia adottiva di Salvo e Silvana Sabatino. Hanno ricevuto il sacramento della prima comunione Maria Catena Beccaria, Anthony Colina, Felice Crupi, Giovanni Paradiso, Rebecca Richiusa, Marta Sabatino e Kevin Sabatino.

Giacomo Lisacchi

sabato 18 giugno 2011

Villarosa- Distribuite 800 copie della Costituzione Villapriolo- la scuola festeggia la chiusura dell'anno scolastico





Villarosa. Sono state 800 le copie della Costituzione, comprate dalla tipografia del Senato, che il Comune ha consegnato gratuitamente a tutti gli studenti villarosani e ai cittadini nell’ambito degli eventi per i festeggiamenti del 150° dell’Unità d’Italia e in occasione di un nutritissimo programma (Giornata del Minatore, Giornata dell’Ambiente, La legalità a scuola ecc.) che l’Istituto Comprensivo “De Simone”, con il patrocinio del Comune, ha organizzato a chiusura dell’anno scolastico. Esplicito il messaggio del sindaco Gabriele Zaffora per i giovani: “Che la Costituzione Italiana sia un testo da non dimenticare con la quale intrecciare un dialogo ideale fra quanti l’hanno scritto, articolo dopo articolo, e quanti oggi, oltre a leggerla, si impegnano a “viverla” nelle scelte di tutti i giorni. Pronti a difenderla, e felici di condividerla. Nel nome delle sue regole”. “Il Comune ha voluto distribuire la legge fondamentale che regola la nostra società –ha sottolineato ancora Zaffora- perchè la Costituzione era ed è la legge che sancisce un percorso di 150 anni e un percorso di liberazione. Il testo costituzionale tutela le libertà, la democrazia e i diritti di tanti cittadini uguali. Non è un caso che subito dopo che la Costituzione è stata adottata c’è stato il voto a suffragio universale comprendendo anche quello delle donne. Tutti i giovani devono ricordare e sapere che la Costituzione è il cemento della nostra comunità dalla quale derivano tutte le altre leggi”. Intanto, le ultime copie della Costituzione sono state distribuite in occosasione della cerimonia di fine anno scolastico della Scuola di Villapriolo. Alla kermesse hanno partecipato tutti i ragazzi, dall'infanzia alla secondaria, che in quest'anno speciale sono stati coinvolti nei festeggiamenti del 150° anniversario dell'unità d'italia. A far da scenario alle esebizioni è stato il cortile della scuola: sul palco gli alunni della scuola villapriolese, guidati dagli insegnanti, hanno proposto uno spettacolo musicale esibendosi con balli, canti e recite percorrendo in lungo e in largo tutte le regioni italiane. I piccoli della scuola primaria, in particolare, si sono cimentati in canti tradizionali come "Ciuri ciuri" e "o surdatu innamorato", "Calvrisella mia" e anche "O vita mia" dando vita a stupendi duetti e balletti. Ovviamente non è mancato l’inno nazionale che ha fatto da cornice a tutta la manifestazione. Anche i piccoli della scuola dell'infanzia si sono espressi attraverso un canto sul tricolore. Qust'ultimo è stato celebrato più volte con canti e poesie e ha trionfato sulla tavola, imbandita di prelibatezze tipiche regionali, sotto forma di una enorme e gustosissima torta verde, bianca e rossa accompagnata dall'articolo 12 della Costituzione italiana. Inoltre, gli alunni della scuola villapriolese, in questi giorni di fine anno, si sono messi in evidenza anche per la partecipazione alla “Giornata mondiale dell’ambiente” organizzata dal baby consiglio comunale. “Ci siamo divisi in due squadre- hanno commentato i giovanissimi studenti Gaetano Bognanno, Rosalia Di Grigorio e Lucia Beccaria- “Natura” e “Sole” e attrezzate di scope, palette, sacchetti e guanti abbiamo pulito la villa, il parco giochi e alcune strade. Anche se a dire la verità, a parte la villetta, il nostro paesino è mantenuto davvero pulito”.

Villarosa- L'Istituto Comprensivo De Simone ha festeggiato con una suggestiva coreografia "La giornata dello sport"





Festa vera, nel segno dello sport, della gioia e, soprattutto, della solidarietà e partecipazione, quella che l'Istituto comprensivo "De Simone", con la collaborazione della scuola calcio "Villa" e il CSI, con il patrocinio del Comune, del Coni e dell'Unicredit ha organizzato al campo sportivo. Il vivace plesso comprensivo, diretto dal prof. Giovanni Bevilacqua, ha festeggiato così ieri con una suggestiva coreografia in cui è prevalso il tricolore e il suono dell'inno nazionale, la "Giornata dello sport" a conclusione di un progetto durato un intero anno scolastico. Oltre 300 alunni dalla prima elementare alla terza media, vestiti con berretti e magliette verdi, bianche e rosse, si sono cimentati in prove sportive e gare simultanee sotto l'attenta guida del corpo docente e del presidente della scuola calcio "Villa", Francesco Graziano. Il progetto, durato un anno e che ieri si è concluso con una festa, alla quale hanno partecipato anche i ballerini della scuola di danza "La Fenice" e il gruppo folcloristico "Bellarrosa", come ha spiegato lo stesso dirigente scolastico- fa parte di "un percorso educativo e formativo della scuola in collaborazione con le associazioni del territorio". "Questi momenti belli -ha sottolineato il prof. Bevilacqua- servono a fare un resoconto dei nostri migliori ragazzi anche a livello sociale. La scuola vuole dare opportunità a tutti dal punto di vista educativo-didattico e sociale. Infatti, oggi, in occasione di questa giornata dello sport premiamo gli esempi migliori della nostra scuola. Un ricordo affettuoso -ha concluso Bevilacqua- va ad Angelo Montes, al piccolo grande uomo di dieci anni che ci ha lasciati qualche giorno fa". "Questa manifestazione -ha detto il sindaco Gabriele Zaffora- rivela valori positivi che devono essere il cemento per garantire ai nostri giovani un futuro il più felice posssibile". Per il presidente del Coni, Roberto Pregadio, "questo di oggi è vero sport perchè è genuino". "Spero di tornare presto qui -ha detto- ad inaugurare un complesso sportivo al coperto finanziato dal Pon sicurezza e dalla Prefettura. Avremo presto un impianto di calcio in erba sintetica". La kermesse si è conclusa a notte fonda con uno spettacolo pirotecnico. Questi i premiati. Premio per il profitto e per la bontà istituito da mons. Salvatore Stagno, parroco della chiesa Madre: il primo a Duma Larisa III A, il secondo a Maria Seminara III C; Premio bontà Di Bona a Lucia Beccaria IE; premio Bonfante a Jessica Di Chiara; premio per aver partecipato alla finale dei campionati internazionali dei giochi matematici a Francesco Restivo e Luca Genco; premio concorso per il 150° dell'Unità d'Italia a Agnese Lombardo IIIB, Federica Di Cara IV B elementare e alla classe IIB con un elaborato multimediale.

Giacomo Lisacchi

sabato 4 giugno 2011

Soddisfazione del Pdl ennese per la nomina dell'on. Angelino Alfano a segretario nazionale

La nomina del Ministro On.le Angelino ALFANO a Segretario Nazionale del P.D.L. rappresenta per tutti noi un grande motivo di orgoglio e soddisfazione, perché come ennesi e come siciliani ci siamo sempre sentiti onorati della sua amicizia, della sua cordiale attenzione e della sua vicinanza. La guida del Partito nelle mani del Segretario Nazionale On.le ALFANO lascia intravedere una forte volontà di rinnovamento metodologico e organizzativo che da qui a poco coinvolgerà tutte le strutture del P.D.L.. Conoscendo la forte personalità del neo Segretario, siamo certi di poter contare su risultati di eccellenza che vedranno un Partito liberale e popolare, quale è il nostro, maturare il suo cammino verso un forte radicamento nel territorio, accanto ai problemi più sentiti dai cittadini, particolarmente da quelli più deboli, per cercare soluzioni alla crisi economica, alla disoccupazione, al peso fiscale, alla qualità dei servizi sociali e al precariato, nel rispetto dei valori dell’uomo e nel rispetto delle regole democratiche. Un giovane Segretario, ricco di esperienza, conosciuto in Italia e all’Estero, apprezzato e stimato da tutti, che ha ricoperto cariche di alto profilo istituzionale con passione ed entusiasmo, saprà guidare un grande Partito nella giusta direzione, raggiungere la meta più nobile e portare l’intera Nazione ai traguardi che merita.

F.to On.le Edoardo LEANZA

Segretario Prov.le P.D.L. Enna

giovedì 2 giugno 2011

Il mistero delle forchette rotte

Migliaia di buste anonime contenenti una forchetta di plastica rotta e una cartolina, senza sigle, con scritto “I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno” sono state recapitate a politici, amministratori comunali, industriali, rappresentanti degli ordini professionali, sindacalisti, docenti e amministratori universitari della Sicilia. Nella cartolina si dà un “non meglio precisato” appuntamento a Palermo il prossimo 25 giugno.

Enna calcio

Il Comune di Enna aderisce all'appello del "Comitato 2 giugno"

In occasione delle celebrazioni della ricorrenza della Festa della Repubblica il Comune di Enna comunica la propria adesione all’appello nazionale lanciato dal Comitato 2 Giugno a difesa della Costituzione, promosso nella nostra città dalla locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, guidata dal giovane ennese Arturo Giunta.

“Ritengo doveroso – spiega il Sindaco Paolo Garofalo – che le istituzioni a tutti i livelli si stringano attorno alla Costituzione repubblicana e ai suoi principi fondamentali, sempre più messi in discussione da una maggioranza politica e parlamentare che tende a far regredire spazi fondamentali di democrazia e il necessario equilibrio fra poteri, vera essenza della convivenza civile e del confronto sereno di idee”.

“Il nostro Comune, quindi – conclude Garofalo – aderisce con convinzione all’appello lanciato dal Comitato 2 Giugno che non si ferma alla giornata odierna di celebrazioni ma si traduce in un agire politico e amministrativo fedele ai principi costituzionale e all’interesse supremo del bene comune”.

Villapriolo affida i suoi bambini alla Madonna



E’ giunta a conclusione dopo un intenso mese di maggio, ricco di celebrazioni, la presenza della Madonnina pellegrina nelle famiglie villapriolesi. L’evento, come ogni anno, è stato fitto di un programma dove tra sante messe, momenti di preghiere e processioni, la piccola comunità ha chiesto una speciale benedizione per essere protetta. Martedì pomeriggio si è chiuso il mese mariano e don Salvatore Bevacqua quest’anno l’ha fatto coincidere con la conclusione dell’anno catechistico. Infatti, alla fine della messa c’è stato l’affidamento alla Vergine Maria dei bambini che il 19 giugno si accosteranno per la prima volta al sacramento della comunione. A conclusione della messa, i bambini in testa con un fiore in mano, una foltissima processione di persone hanno accompagnato la Madonna lungo le vie del paese, fino a giungere all’ingresso dove si trova la statua di San Pio. Da lì, dopo canti e la recita del santo rosario, la Madonnina con un’altra breve processione è stata portata a casa della catechista Teresa Seminara che la custodirà sino al giorno della prima comunione dei suoi ragazzi. Grande soddisfazione da parte di tutta la cittadinanza: “E' stato bellissimo percepire l'entusiasmo e la devozione con cui le persone hanno preso parte a questa processione. Questo è il riscontro più bello all’impegno del nostro parroco che tiene unito l’intero paese”, hanno detto alcuni di loro.

Pietro Lisacchi

mercoledì 1 giugno 2011

Il referendum sul nucleare del 12 e 13 giugno prossimo si farà. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione


Il referendum sul nucleare del 12 e 13 giugno prossimo si farà. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. È stata così accolta l'istanza presentata dal Pd che chiedeva di trasferire il quesito sulle nuove norme appena approvate nel dl omnibus, con cui il governo ha stabilito un momentaneo stop al programma atomico proprio per evitare il referendum. In sostanza quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione sulla produzione di energia nucleare.

Festeggiamenti dei comitati per il referendum di fronte alla sede della Cassazione; plaudono alla decisione il Pd e l'Idv. «La conferma del quesito nucleare è una notizia eccellente. I trucchi del governo sono stati ancora una volta smascherati», ha detto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani. «Si arriva, si arriva», risponde poi Bersani quando gli viene chiesto se i referendum superaranno il quorum necessario del 51%.

Il quesito referendario originario chiedeva di abrogare l'articolo 7, comma 1, lettera D) per la «realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare» contenuto nel dl «disposizioni urgenti per lo sviluppo economico» firmato il 25 giugno 2008 e convertito in legge «con modificazioni» il 6 agosto dello stesso anno. Dopo la pronunica della Cassazione invece il quesito chiamerà in causa l'articolo 5, commi 1 e 8 del dl Omnibus varato dal governo nelle scorse settimane per tentare di impedire il voto referendario sul nucleare.

«Si afferma la forza serena della Costituzione contro un tentativo giudicato maldestro di raggirare il corpo elettorale, 40 milioni di cittadini», commenta l'avvocato del Pd, Gianluigi Pellegrino, che oggi ha rappresentato il comitato per il referendum alla Suprema Corte. Il collegio infatti ha accolto proprio l'istanza del Pd che chiedeva si tenesse lo stesso il referendum con il trasferimento del quesito sulle nuove norme per la produzione dell'energia nucleare appena varate.

«Noi abbiamo ribadito che la nuova norma del dl omnibus se con una mano toglie le norme del 2010 che prevedevano la localizzazione delle centrali nucleari, con l'altra inserisce norme analoghe che prevedono in modo espresso la realizzazione di centrali nucleari. Quindi, come stabilito dalla Corte Costituzionale, il referendum deve tenersi», ha spiegato Pellegrino. L'avvocato ha poi sottolineato che «è significativo che nessun gruppo parlamentare della maggioranza e nessun giurista ha provato a sostenere che nel dl omnibus non ci sia la previsione della realizzazione di centrali nucleari».

«Questa volta le furberie alle spalle degli italiani non passano. La Cassazione censura l'arroganza del governo e riconsegna nelle mani dei cittadini il diritto a decidere sul nucleare e del proprio futuro». Il Comitato "Vota Sì per fermare il nucleare" plaude alla decisione della Corte che «ha arginato i trucchi e gli ipocriti "arrivederci" al nucleare e ha ricondotto la questione nell'alveo delle regole istituzionali, contro l'inaccettabile tentato scippo di democrazia». Secondo le associazioni «oggi ha vinto lo spirito democratico e referendario, hanno vinto gli italiani, che potranno esprimersi e cacciare definitivamente lo spettro del nucleare dall'Italia. Domenica prossima tutti al voto contro il nucleare e per l'acqua pubblica!».

«Chi la dura la vince. Dal primo momento abbiamo creduto che la legge è legge e nessuno la può aggirare, neanche questo Parlamento che ha proposto e votato una legge truffaldina», ha detto il leader Idv, Antonio Di Pietro.

Il Pdl: libertà di voto sul referendum sul nucleare. È l'indicazione dell'Ufficio di presidenza anticipata dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi. «Noi decideremo oggi una libertà di voto da parte degli aderenti al Pdl perchè non vogliamo caricare di alcuna importanza politica il referendum - ha detto Lupi - Io personalmente non andrò a votare».

Romani: decisione che rischia di lasciare l'Italia senza un futuro energetico. Il ministro dello Sviluppo economico reagisce con stupore alla sentenza della Cassazione. «Governo e Parlamento - dice in una nota - hanno abrogato tutte le norme che consentivano l'installazione di centrali nucleari. La decisione della Cassazione desta dunque assoluto stupore, perchè già oggi non vi sono in Italia norme che consentono la produzione di energia nucleare». Secondo Romani il voto «non è più su nucleare sì/nucleare no» (già abrogato, ribadisce, dal governo), «ma può avere l'unico effetto di lasciare il Paese con un vuoto normativo sulla costruzione del futuro energetico del Paese».

Richiamo dell'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni alla Rai intanto affinché collochi i messaggi autogestiti sui referendum del 12 e 13 giugno in modo da «garantire l'obiettivo del maggior ascolto, come previsto dalle disposizioni vigenti». Lo ha deciso oggi la commissione Servizi e Prodotti dell'organismo di garanzia - sentita la commissione di Vigilanza - che ha ritenuto «non conforme ai principi del regolamento» sulla par condicio la collocazione in palinsesto dei messaggi finora attuata dall'azienda. Ieri l'opposizione aveva annunciato un esposto all'Agcom per chiedere «il rispetto delle disposizioni di legge», sottolineando che «il palinsesto organizzato dalla Rai con riferimento ai messaggi autogestiti» era «in contrasto con la normativa prevista dal regolamento».

Lo scandalo del calcio- Gli affari tra lorSignori


Un nuovo scandalo legato alle scommesse colpisce il mondo del calcio. Sedici persone agli arresti, sette in carcere e nove ai domiciliari. L’accusa è grave. Avrebbero condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Tra di loro c’è anche l’ex attaccante della Nazionale, di Lazio e Bologna, Beppe Signori, (nella foto) Stefano Bettarini ex marito di Simona Ventura e Cristano Doni, capitano dell’Atalanta. L’operazione è stata portata avanti dalla polizia di Cremona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (SCO) e in collaborazione con le questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Me nelle carte delle inchiesta spuntano anche scommesse su partite di Serie A: Beppe Signori avrebbe puntato 150 mila su Inter-Lecce perchè aveva ricevuto garanzia sull’esito dell’incontro.