sabato 27 agosto 2011

Villapriolo. Grande successo della mostra fotografica di Mario Volanti



Un omaggio alla sua gente, agli uomini, alle donne e soprattutto ai giovani. Un tuffo nel passato della frazione villarosana, fra volti scavati dalla fatica (emblematica quella ‘do zi Stefanu’), fatti, personaggi e luoghi, oltre ad antiche tradizioni di tempi ormai andati. La mostra fotografica “La fotografia come storia, ricordo e cultura”, organizzata dall’artista-fotografo Mario Volanti e che si è tenuta dal 18 agosto sino ad ieri, ha riscosso enorme successo. Nella sala consiliare del Palazzo della circoscrizione comunale, l’esposizione di un centinaio di foto dei tempi più recenti e di quelli che furono ha attirato tantissimi curiosi, villapriolesi e non. “Una mostra – sottolineò don Salvatore Bevacqua nell’omelia in occasione dei festeggiamenti del SS. Crocifisso- che dice “ecco cosa c’era, come eravamo e cosa dobbiamo tramandare alle nuove generazioni. Visitando la mostra e aggiungendo quell’impegno personale, comunichiamo ai giovani, ai bambini i valori veri che da sempre sono stati vissuti a Villapriolo e speriamo che con la collaborazione di tutti possano essere sempre promossi perché coltivando questi valori che si va avanti”. “Mario Volanti ci ha fatto rivedere tutti noi allo specchio – ha detto l’assessore Mimmo Russo a commento della chiusura della mostra - facendo tornare a galla vecchi ricordi, rivedendo persone con le quali abbiamo parlato e vissuto. Ricordandoci vecchi aneddoti, legati alla vita di tutti i giorni, alle grandi mangiate che avvenivano dopo la tosatura delle pecore, alle piante di ficodindia che crescevano su tetti di abitazioni abbandonate da famiglie emigrate. Le foto ci fanno capire come il paese sia cambiato nel tempo, una Villapriolo vera e genuina, fra fatica, lavoro e speranza”. “E’ una mostra che ho dedicato a mio padre, alle sue umili origini –ha commentato con commozione Mario Volanti- e ci preannuncia che non vuole chiudere il suo impegno per il piccolo paese natio con la mostra. Infatti, dal prossimo mese di settembre porterà avanti un progetto, che coinvolgerà diversi giovani, per continuare a scoprire e conservare la memoria di Villapriolo e Villarosa. In ogni casa –ha evidenziato Volanti- ci sono dei grandi capolavori nascosti. Andremo alla ricerca di documenti, vecchie foto e ricordi con l’ambizione di farne un libro della memoria”.

Pietro Lisacchi

giovedì 25 agosto 2011

Villarosa. Arrestato un uomo ospite della Comunità terapeutica Adelina

Villarosa. Gli agenti della Mobile, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Catania, hanno arrestato nella comunità terapeutica 'Adelina', a Villarosa (En), Antonino Lanzafame, 36 anni. L'uomo, che ha precedenti per tentato omicidio, spaccio, evasione e porto abusivo di armi, si trovava agli arresti domiciliari per seguire un programma riabilitativo-terapeutico.

Lanzafame in precedenza si sarebbe allontanato dal centro senza una giustificazione, quindi avrebbe rifiutato di sottoporsi alle cure farmacologiche. L'uomo, il 25 marzo scorso, secondo quanto ricostruito dai poliziotti, ha raggiunto la casa della propria convivente e, dopo avere citofonato per pronunciare frasi minacciose, ha sparato un colpo di fucile contro il padre della ragazza, che si trovava dietro la finestra di casa, mancandolo.

mercoledì 24 agosto 2011

Villapriol- Il SS Crocifisso anche quest'anno compie il miracolo


Villapriolo. Come ogni anno il SS Crocifisso il 23 agosto compie il miracolo di attirare a sè centinaia e centinaia di partecipanti: villapriolesi, certo, ma non solo; perché per andare dietro al Cristo in croce si accorre anche dai paesi vicini: Villarosa, Calascibetta, Alimena, Enna e tanti altri. Insomma, si era in tanti e descrivere la processione del Crocifisso non è cosa da poco, soprattutto quando se ne vogliono sottolineare gli aspetti più toccanti, sacri e umani. Quest’anno poi, in particolare c’è stato un evento mai avvenuto: per la prima volta, invitati dalla Commissione dei festeggiamenti, presieduta dal parroco don Salvatore Bevacqua, e dall’assessore comunale Mimmo Russo, hanno partecipato ai festeggiamenti, e quindi al corteo processionale, le sette confraternite di Villarosa: San Giacomo, SS Crocifisso, San Giovanni, Santa Barbara, Santo Sepolcro, Immacolata e Madonna della Catena. “E’ una testimonianza di comunione tra i due paesi –ha detto il rettore Costantino Bencivinni-. Questa sera stiamo scrivendo una pagina di storia, quella che dopo 25 anni dalla nascita delle nostre confraternite siamo presenti a Villapriolo. E’ un evento di fraternità, di concordia perchè con la pace si costruisce. Unisce le nostre due comunità l’amministrazione comunale, ci unisce la Chiesa, perchè non dimentichiamo che siamo fratelli in Cristo”. A concelebrare la messa solenne è stato don Luca Crapanzano di Barrafranca, assieme al parroco don Salvatore e a don Pavilas Narijauskas di Vilnius, capitale della Lituania, amico di don Luca. “Questa sera siamo in tanti –ha detto don Salvatore Bevacqua prima della benedizione solenne- all’ombra della Croce. Quella che desidera il mio cuore di parroco è vedervi anche le domeniche un pochino di più”. Al seguito del fercolo il sindaco, Gabriele Zaffora, il presidente di circoscrizione, Lorenzo Meli, il comandante della stazione dei carabinieri, mar. Francesco Cupani, il comandante della polizia municipale, Vincenzo Profeta, gli assessori e i consiglieri comunali. Un momento molto intenso della processione, le frequenti soste, dove al grido di “viva u Santissimu Crucifissu”, chi per grazia ricevuta, chi per devozione, dona “la purmissioni”, spillandola alla fascia che cinge la vita del Crocifisso.

Pietro Lisacchi

Villapriolo. Festa SS Crocifisso 23 agosto 2011












lunedì 22 agosto 2011

Villapriolo festeggia il Santissimo Crocifisso


Batterà forte oggi il cuore di Villapriolo che solennemente festeggia il Santissimo Crocifisso. Una festa che attrae ogni anno centinaia di presenze di tanti villapriolesi emigrati all’estero e al Nord Italia, tanto è vero che la popolazione in questo periodo quasi si raddoppia. Ma anche chi sarà lontano non potrà non rivolgere durante questa intensa giornata un pensiero a quell’avvenimento, forse l’unico, che rende i villapriolesi uguali, appassionati, coinvolti dalla fede e dalla tradizione popolare. Questo perchè “la festa del Crocifisso –come evidenzia il parroco, don Salvatore Bevacqua- tradizionalmente è giorno di ringraziamento da parte della comunità, una volta prettamente agricola, che ringraziava il Signore per le messe appena raccolte”. Intanto, insieme grandi e piccoli, uomini e donne già da sabato, guidati da padre Salvatore, hanno dato via ai festeggiamenti partecipando prima al Rosario e alla Messa e poi alle 21 alla veglia di preghiera presso la statua di San Pio. La serata si è conclusa con la processione, la fiaccolata al Calvario e il karaoke dei ragazzi che hanno partecipato al Grest 2011. In chiusura, don Salvatore Bevacqua ha affidato la piccola comunità a Gesù Crocifisso “secondo quel connubio inscindibile che ci dà fiducia, speranza e consolazione”. Il triduo di preparazione invece si è concluso ieri sera. Oggi i festeggiamenti inizieranno alle 7,30 con il tradizionale suono delle campane e sparo di mortaretti; alle 9,30 arrivo del Corpo bandistico musicale “Città di Villarosa” e giro delle vie cittadine; alle 11 Santa Messa; alle 19 Messa solenne; alle 20 la processione per le vie del paese. Seguendo un antico percorso, identico ormai da diversi secoli, il simulacro del SS Crocifisso è portato a spalla su un pesante fercolo dagli uomini che con fede, ripetutamente, inneggiano a Gesù crocifisso. “Tra le iniziative collegate ai festeggiamenti del SS Crocifisso, oltre allo spettacolo pirotecnico è previsto in piazza La Furia uno spettacolo della “Cover band” –omaggio a Lucio Battisti- con la partecipazione del cabarettista Massimo Spata.

Pietro Lisacchi

sabato 20 agosto 2011

Parlate anche degli attacchi di Israele non soltanto di quelli dei pal estinesi
















Da più di 60 anni, Israele sta portando via terre e vite alla Palestina. Ultimamente, l'operazione si è rafforzata, in previsione della discussione all'Onu sull'approvazione dello Stato di Palestina, il prossimo settembre. Ma pochi media ne parlano.


Israele ha intensificato i bombardamenti sulla Striscia di Gaza che fanno quasi ogni giorno morti e feriti, oltre a danni materiali, e interviene in Cisgiordania a fermare le manifestazioni pacifiche, con gas lacrimogeni, sparatorie e arresti indiscriminati anche di giornalisti, oltre ad aver approvato nuovi insediamenti. La zona è stata dichiarata, a inizio di quest'anno, "zona militare chiusa". Su quali basi e con quale autorità?

Israele difende le proprie iniziative militari invocando costantemente attacchi palestinesi mirati. Perché per ogni attacco ricevuto, questo Stato "democratico" sceglie di punire un intero popolo anziché individuarne i responsabili reali? Perché voi, media nazionali, parlate soltanto degli attacchi ricevuti da Israele e non di quello che l'esercito israeliano compie ogni giorno contro civili innocenti?

Israele si avvale della protezione dei Governi e delle Istituzioni internazionali. Questi Governi e Istituzioni sono sordi a ogni appello perché contano sul silenzio dei media più importanti, quelli che formano l'opinione pubblica.

E', quindi, a voi chiedo di seguire quanto sta accadendo nei Territori occupati e a Gaza e di diffonderlo. In queste ore l'esercito israeliano sta preparando un attacco che rischia nuovamente di colpire alla cieca la popolazione civile. Vi prego di non essere complici con il vostro silenzio. Vi esorto a reagire subito e a non lasciare il popolo palestinese e noi che lo difendiamo nuovamente soli.

Yasmina Khamal

Villapriolo. Mostra fotografica di Mario Volanti




Il Palazzo della Delegazione comunale, ieri pomeriggio, ha aperto le porte ad una interessante mostra fotografica organizzata dall’artista fotografo Mario Volanti. La mostra denominata “La fotografia come storia, ricordo e cultura” è dedicata ai segni del passato che ancora oggi caratterizzano Villapriolo e che portano il visitatore indietro nel tempo, in un viaggio alla riscoperta di ricordi personali e cenni storici della frazione villarosana. La mostra che sarà aperta sino al 28 agosto è stata inaugurata dal sindaco, Gabriele Zaffora, alla presenza del presidente di Circoscrizione Lorenzo Meli, dell’assessore al Turismo e Spettacolo, Mimmo Russo, dell’ex assessore comunale alla Cultura, Piergiovanni Zaffora, del parroco, don Salvatore Bevacqua, e di un numerosissimo pubblico. “La fotografia –ha detto Mario Volanti, villapriolese doc formatosi professionalmente a Milano dove si era trasferito da ragazzo con tutta la famiglia- è saper vedere, carpire e fermare un attimo, un frammento di vita che rimarrà come memoria, storia e cultura di quello stesso attimo. Questa mostra, questa rassegna fotografica è e vuole essere un omaggio al mio piccolo paese”. Paese, appunto, che, attraverso una interpretazione personale di Volanti, prende vita attraverso una serie di fotografie suggestive ed evocatrici che ci regalano squarci naturalistici, momenti storici e di vita, istantanee del paese che fu. “Il nostro benemerito concittadino, Mario Volanti –ha evidenziato il sindaco Zaffora-, attraverso la sua espressione artistica fotografica ci regala momenti della vita quotidiana, delle tradizioni della nostra comunità che diventa documento storico. Gli siamo grati perché lui ha inteso di fare dono di questo suo lavoro alla sua gente di un tessuto di comunità che è andato negli anni sperduto. E’ un’opera meritoria perchè ritengo che una comunità che non ha memoria del proprio passato non è messa nella condizioni di avere un futuro specialmente a beneficio delle giovani generazioni . Quindi una memoria attraverso la fotografia da dare in eredità a chi verrà dopo di noi con il compito di tenerla sempre viva e completarla di continuo”.

Pietro Lisacchi

giovedì 18 agosto 2011

Collaborazione zero da parte dei barresi per l'omicidio di Gianni Tambè

Barrafranca. Potrebbe essere uno del luogo, l’assassino del pregiudicato Gianni Tambè, il commerciante d’auto ucciso a colpi di pistola calibro 7,65 giovedì scorso mentre lo stesso si trovava davanti ad un bar di via della Repubblica. E’ un’ipotesi che da qualche giorno sta trovando molti proseliti nell’ambito degli investigatori del comando provinciale dei carabinieri. L’assassino, nonostante la sua spregiudicatezza nell’eseguire la sua missione di morte, ha voluto coprirsi il viso con un foulard, per cui si ritiene che lo abbia fatto per non essere riconosciuto dai presenti in quel momento davanti al bar ed addirittura si pensa che sia un barrese. La Procura distrettuale antimafia di Caltanissetta in collaborazione con il Reparto Operativo del Comando provinciale, coordinato dal capitano Michele Cannizzaro, stanno cercando di capire in quale contesto possa essere maturato l’omicidio di Tambè. Intanto c’è da sottolineare ancora una volta che l’omicidio ha lo stesso modus operandi di quello di Maurizio Marotta, avvenuto a dicembre, per cui potrebbe essere maturato nel mondo della droga. Quello che ancora si chiedono gli investigatori come è possibile che una persona venga uccisa in una zona centrale del paese e nessuno ha notato la persona, la Panda di colore grigio che è servita per scappare, nessuna ha preso il numero di targa. Sono situazioni queste che sono state vissute a Barrafranca tante volte davanti a tanti omicidi. E’ un omicidio di stampo mafioso e di questo non ci sono dubbi, ma chi ha ordinato l’esecuzione? Questo è un interrogativo ai quali gli investigatori vogliono dare una risposta, la più esatta possibile. Negli ultimi anni la malavita organizzata si è interessata dalla droga e della sua vendita perché gli utili sono enormi. L’omicidio di Gianni Tambè continua ad essere accostata a quella di Maurizio Marotta e nessuno esclude che possa essere stato lo stesso gruppo ad ordinarlo e probabilmente anche lo stesso esecutore. Tra gli investigatori serpeggia una certa sicurezza, nel senso che su questo delitto si farà sicuramente chiarezza e che l’omicida sarà assicurato alla giustizia, ma sarà solo ed esclusivamente merito delle forze dell’ordine, della Dda Caltanissetta, collaborazione della popolazione barrese ancora una volta zero.

mercoledì 10 agosto 2011

"Pasti in camera per vostro figlio disabile, disturba i clienti": la famiglia lascia l'hotel I genitori del ragazzo, in vacanza a Caorle, sotto choc:


































VENEZIA - Una vacanza conclusasi nel peggiore dei modi, con l'umiliazione e la rabbia che pesano sul petto e schiacciano il respiro. È quella vissuta da due genitori di Como in vacanza a Villotta di Chions (Pordenone) e che avevano deciso di passare una settimana a Caorle (Venezia). I due denunciano: nostro figlio è stato allontanato dalla sala da pranzo perché disturbava durante i pasti.

Il giovane, colpito da una meningite quando aveva due anni, è affetto da idrocefalo. La famiglia era in vacanza per una settimana al mare, nello stesso albergo scelto due anni prima. All'epoca nessun inconveniente, ma quest'anno i due genitori, secondo il loro racconto, sono stati avvicinati dalla responsabile delle prenotazioni che li ha invitati a far mangiare il loro figlio disabile in camera: «purtroppo ci sono state delle persone che si sono lamentate - a quanto pare, a causa dei suoni causati dagli sforzi per ingoiare il cibo durante il pasto da parte del giovane (ndr.) - . Poi, una volta che vostro figlio ha mangiato, potete scendere a mangiare in sala». Parole come pugnali, la madre è rimasta choccata e la famiglia ha deciso di rinunciare alla vacanza, di fronte a quelle che hanno percepito come «condizioni inaccettabili e discriminatorie nei confronti del figlio». I genitori del 26enne si sono detti decisi a presentare un esposto

I precedenti.
Bambina disabile di 4 anni: deve mangiare in orari diversi dagli altri clienti dell'hotel.
Un caso del tutto simile si era verificato anche l'estate scorsa, stavolta a Bibione. Era luglio quando una famiglia ha denunciato i fatti: un'albergatrice di Bibione chiese ai genitori di una bambina disabile di quattro anni di farla mangiare in orari diversi dagli altri. Anche in quel caso la famiglia tornò a casa a Bassano del Grappa.

Jesolo, «rifiutati dall'albergo perchè nostro figlio è disabile». Nel 2009 invece fu Jesolo a finire nell'occhio del ciclone per un presunto caso di discriminazione: una famigliola della provincia di Bergamo, padre, madre e ragazzino autistico, prenotò una stanza in un albergo di Jesolo; nessun problema al momento di contrattare. Ma la sera dello stesso giorno, verso le 20, alla vigilia della loro partenza per la cittadina balneare, dall’albergo arrivò una telefonata: i titolari dell’albergo, secondo quanto riferito con la lettera-protesta dei genitori, avevano disdetto la prenotazione sostenendo di non essere in grado di ospitare una persona disabile, nel suo insieme e nella condivisione con gli altri clienti.

Villarosa festeggia il suo santo patrono San Giacomo


Come ogni anno la comunità di Villarosa (in origine il paese si chiamava San Giacomo di Bombinetto) il 10 agosto torna a raccogliersi per la festività del suo Santo patrono, San Giacomo, cui è dedicata la chiesa Madre. E proprio oggi la festa patronale permetterà ai villarosani di vivere momenti di grande importanza religiosa e di significativa aggregazione per riscoprire uno spirito comunitario autentico, guidati dal parroco, mons. Salvatore Stagno. Infatti, è il 10 agosto che viene fuori l’orgoglio dei villarosani che si stringono attorno al suo ‘Perpetuo Protettore’ come a dire: noi ci siamo ancora, forti e uniti nella speranza e nella preghiera. Speranza e preghiera appunto, che mai come in questo momento si fanno più ardenti per la gente e il territorio, bisognosi di attenzioni e solidarietà a causa delle principali emergenze che affliggono la realtà cittadina: la mancanza, la perdita, la precarietà del lavoro. L’impossibilità per le famiglie di organizzare la propria vita e di un futuro certo per molti giovani. “Per la festa del Patrono –ha detto il sindaco Gabriele Zaffora- la comunità si ritrova formalmente unita. Io auspico che ogni giorno la comunità festeggi il Patrono manifestando la sua unità. Perchè senza unità, senza condivisione di obiettivi comuni, senza dialogo, senza comprensione, senza solidarietà verso i meno fortunati, senza voglia di costruire insieme il futuro, nessuna comunità è degna di questo nome. E’ un messaggio –sottolinea Zaffora- che affido soprattutto ai giovani, alle loro energie e alla loro pulizia intellettuale. Affinché giorno dopo giorno e nella loro vita e attività quotidiana costruiscano attraverso la coesione una nuova comunità per rendere possibile il raggiungimento di qualsiasi obiettivo”. Intanto, per quanto riguarda i festeggiamenti religiosi che sono stati preceduti da un triduo e dai Vespri solenni di ieri sera –come ci ha confermato mons. Stagno- tutto è pronto. La festa avrà inizio con le messe alle 8 e alle 11; proseguirà poi con la messa solenne alle 18 e si concluderà con la processione del simulacro di San Giacomo alle ore 19”. L’appuntamento da non perdere, invece, per gli appassionati della musica leggera, è il concerto di Roy Paci e della sua band Aretuska, che si terrà in piazza Vittorio Emanuele alle 22.

Pietro Lisacchi

Villarosa. Arrestati i fratelli Salvatore e Andrea Paternò

Nella giornata di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Enna, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal GIP del Tribunale di Nicosia su richiesta di quella Procura della Repubblica.

I reati per cui si è proceduto, rapina aggravata in concorso e lesioni personali gravi aggravate. A finire in carcere sono stati due fratelli di Villarosa Paternò Salvatore Andrea del ’73 e Alberto del ’84.

La vicenda risale allo scorso 3 dicembre 2010, quando una giovane ragazza originaria di Piazza Armerina, già posta ai domiciliari per la stessa rapina il 10 giugno scorso, si era recata in mattinata nell’abitazione di un anziano ultraottantenne residente nella zona Centro-nord della provincia, formalmente per esercitare l’attività di meretricio, sostanzialmente per effettuare un sopralluogo. Nel pomeriggio dello stesso giorno vi faceva infatti ritorno e lì approfittando della gentilezza dell’anziano ed avendo familiarità con i luoghi (visto che quella non era la prima volta che entrava in quella casa) ha sfruttato un momento di distrazione dell’uomo ed ha aperto la porta d’ingresso consentendo ai suoi due complici di introdursi nell’abitazione ed avventarsi sul vecchietto.

I due giovani, a volto coperto, si sono scaraventati sull’anziano gettandolo a terra e lì con brutalità animale lo hanno picchiato con calci e pugni, rompendogli tra l’altro una gamba ed il naso. Una volta reso inoffensivo il pensionato ed aver trafugato la somma di 5.000 euro in contanti, non contenti i due per assicurarsi la fuga lo hanno legato con del nastro da pacchi, che si erano appositamente portati da casa, ma anche in questo caso fratture e lesioni varie sul corpo del vecchietto e lo scotch non sono bastati a precostituire la fuga dei malviventi, così i due aguzzini non contenti hanno staccato la spina del telefono ed hanno chiuso all’interno dell’abitazione la vittima in modo tale da impedirgli di invocare aiuto.

L’anziano con uno straordinario spirito di sopravvivenza è riuscito però a liberarsi dal nastro e dopo aver riattaccato il filo del telefono ha dato l’allarme.

Le indagini svolte in questi mesi sono state complesse, ma la professionalità dei militari ha permesso di provare la colpevolezza dei tre ed assicurarli alla giustizia. I due al termine delle formalità di rito sono stati tradotti presso la Casa circondariale di Nicosia a disposizione di quella Autorità Giudiziaria.