mercoledì 26 ottobre 2011

Villarosa- Protocollo d'intesa Comune-Giubbe d'Italia



Villarosa. E’ stato firmato, presso la sede municipale, tra il sindaco Gabriele Zaffora e la rappresentante della sezione di Villarosa delle “Giubbe d’Italia”, Samantha Stivala, un accordo di collaborazione che prevede una serie di attività di supporto di protezione civile e di informazione alla collettività; di assistenza sanitaria e attivazione del servizio infortunati; di custodia di parchi ed aree verdi e di sorveglianza di beni ambientali, musei, monumenti. Alla cerimonia hanno partecipato il presidente nazionale delle Giubbe d’Italia, Vincenzo Di Giacomo, l’assessore Agostino Lentini, il preside dell’IC Giovanni Bevilacqua, il responsabile del Dipartimento della Protezione civile, Nicola Castello, il comandante dei carabinieri, mar. Francesco Cupani e il comandante della polizia municipale Vincenzo Profeta. “In tempi che sono estramamente difficili, come quelli che viviamo –ha detto il sindaco Zaffora-, dove al Comune vengono scaricate sempre più competenze e sottratte sempre più risorse; in tempi in cui prevale l’egoismo personale, individuale, vedere una manifestazione di volontà e di generosità così grande, così convinta, mi fa stare più tranquillo. Come sindaco devo dire che il nostro rapporto con il mondo del volontariato è stato sempre positivo. Un rapporto che ha aiutato il comune a dare un messaggio alla popolazione e cioè che ci sono delle istituzioni pubbliche o comunque collegate al mondo del volontariato che si prendono il pensiero di risolvere molti problemi della collettività, intervenendo di giorno e di notte. Ringrazio il presidente nazionale Di Giacomo che non dimentica Villarosa, e di questo gliene sono grato. Questo testimonia la fiducia che pone nella sezione delle Giubbe d’Italia di Villarosa fatta soprattutto di giovani volontari che partecipano in un comune disegno di solidarietà e di generosità nei confronti di tutta la collettività”. “Grazie sindaco per essere vicino al mondo del volontariato- ha detto il presidente Di Giacomo-, grazie miei giovani volontari di Villarosa per la vostra presenza costante nel territorio e soprattutto per esservi fatti apprezzare dai cittadini. L’atto che si firma oggi è la testimonianza di un progetto che nasce dalla convinzione che solo attraverso la collaborazione tra soggetti operanti in ambiti diversi, ma uniti dal comune scopo di salvaguardare la salute e la sicurezza delle persone, è possibile trasformare in modalità di condotta quotidiana valori che altrimenti resterebbero affermazioni di principio, con scarse ricadute pratiche”.

Pietro Lisacchi

Enna- Il palazzo si può spostare



Si tenta di fare chiarezza sul percorso che 12 consiglieri di minoranza, firmatari della mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore all’Urbanistica Gino La Rocca, stanno portando avanti su una importantissima questione viaria di Enna Bassa. Il capo gruppo di Open, Giovanni Contino sottolinea: “L’idea della mozione di sfiducia non nasce tanto per sfiduciare la persona dell’assessore La Rocca, quanto nello sfiduciare il modo di fare che non tiene conto dell’indirizzo politico espresso dal Consiglio comunale in tema di pianificazione urbanistica che a riguardo è sovrano”. “Il Consiglio comunale –sostiene Contino- nell’approvare quattro lottizzazioni ha dato degli indirizzi chiari, precisi per la realizzazione della strada, la cosiddetta “Parallela alla Pergusina”. Ora il fatto che non si stia tenendo conto di questa indicazione e dello stralcio viario, oggetto del contendere, perfettamente inserito nelle lottizzazioni approvate, è un dato di fatto grave. Noi avevamo chiesto che bisognava tenere conto della quota di partenza del relitto stradale realizzato nella prima lottizzazione Salvaggio e da lì proseguire per realizzare tutti gli altri. Cosa che non si sta facendo con questa nuova lottizzazione che, prendendo come riferimento altre quote e altri allineamenti, il palazzo verrà costruito più a monte pregiudicando così la realizzazzione della strada che potrebbe essere costruita solo con una galleria. La cosa strana è che la strada naturale di per sè esiste ed è tracciata, basta posizionare il palazzo molto più avanti e ridisegnarlo in forma diversa”. “Perchè –si chiede Contino- l’assessore, nonostante il Consiglio comunale l’abbia messo al corrente di questa problematica fin dall’inizio non ha preso provvedimenti, non ha bloccato la lottizzazione che tra l’altro è stata iniziata senza verbale di allineamento e quote, senza una concessione edilizia rilasciata, ma con una semplice Dia (Dichiarazione inizio lavori)? Mi sembra questo –chiosa Contino- veramente un volere disattendere un indirizzo politico. Chiederò all’assessore in sede di Consiglio comunale che si svolgerà a giorni in seduta straordinaria urgente come mai è stata portata avanti la deroga dello scorso Consiglio dei tre piani fuori terra e degli undici metri di altezza nonostante il regolamento edilizio non lo preveda? Chiederemo anche all’assessore cosa intende dire quando ha dichiarato alla stampa che forse i firmatari della mozione sono stati disturbati perchè lui ha scoperchiato chissà che cosa? Vogliamo sapere cosa ha scoperchiato per cui dovremmo avere paura. Mi sembra una accusa veramente scomposta –conclude Contino- quella dell’assessore La Rocca, considerato che il problema l’abbiamo sollevato noi in Consiglio comunale e non lui. E’ il Consiglio che ha chiesto all’assessore come mai si sta pregiudicando la possibilità di fare la strada che snellirebbe il traffico urbano di Enna Bassa”?.

Giacomo Lisacchi

domenica 23 ottobre 2011

Villarosa- Molti ambiscono alla poltrona di sindaco


Villarosa. Il treno del Zaffora bis è ancora fermo su un binario morto. E’ proprio per questo che nessuno si affretta a salirci per non restare bloccato in stazione. Le perplessità di Gabriele Zaffora, i suoi annunci, non ufficiali, a non volersi candidare per un secondo mandato certo che non sono segnali rassicuranti per chi vedrebbe di buon occhio una sua ricoferma. Riconferma che le consentirebbe di portare a compimento, oltre a quello che ha già fatto, ed ha fatto molto, una serie di idee e di progetti messi in campo in questi anni di legislatura. Naturalmente, elettori permettendo. Intanto, questa posizione di incertezza del primo cittadino villarosano ha scatenato all’interno del Partito democratico appetiti e ambizioni mai sopite. Il segretario di sezione, Angelo Fiorino, che non ha mai nascosto di ambire alla poltrona di Zaffora, sarebbe pronto a proporre la sua candidatura. Candidatura alla quale ha dovuto rinuciare cinque anni fa per far spazio a Zaffora con la promessa che alle elezioni del maggio prossimo sarebbe toccato a lui. Ma a mettersi di traverso a questa legittima aspirazione di Fiorino pare che ci sia l’ex sindaco Franco Costanza, che aspira a un terzo mandato. Costanza si starebbe guardando attorno, e avrebbe d’altronde le carte in regola per puntare ad un ruolo di primo piano, per scommettere su un percorso elettorale al di fuori del Pd caratterizzandolo con una connotazione sotto forma di lista civica. Una eventualità di questo genere ovviamente metterebbe a Villarosa un grande punto interrogativo sul futuro del Pd le cui conseguenze potrebbero essere disastrose. A ricompattare le truppe democratiche però potrebbe essere ancora una volta Zaffora e qui un ruolo importante lo potrebbe giocare la direzione provinciale che ne dovrebbe tastare subito le intenzioni. Intanto, tramonta la candidatura dell’ex assessore provinciale Antonio Barberi il quale sperava ad un appoggio del MpA che gli ha detto di no. Saranno le prossime settimane che sveleranno le mosse del Movimento villarosano di Lombardo, di cosa intenderà fare; cinque anni fa costituì con PdL e La Destra “Insieme per Villarosa”. Al momento comunque si esclude una ricandidatura dell’ex sindaco Caterina Seminara. A Villarosa sarà importante vedere il percorso che intraprenderà il PdL e La Destra. Meritano attenzione anche le possibili mosse dei “finiani” che sono all’interno della maggioranza, in particolare l’assessore Giovanni Turrisi e il consigliere Angelo Calabrese.

Giacomo Lisacchi

sabato 22 ottobre 2011

Enna. Interventi carenti sul verde urbano-Savarese replica a La Martina

L’ex consigliere del Pd, Gaetano La Martina, continua ad attaccare l’assessore al Verde urbano Gigi Savarese sostenendo che “la vivibilità ad Enna è arrivata ai minimi storici” e “i cittadini sono costretti a vivere in una città dove l'erba e la spazzatura la fanno da padrona”. Dal canto suo Savarese si difende dicendo: “Tutti i punti di verde di Enna Alta li abbiamo attenzionati. Non voglio dire che sono eccellenti, ma non si può dire neanche che sono al di sotto della sufficienza. Anche su Enna Bassa stiamo facendo tantissimo sia sulla parte centrale che su altre direttrici periferiche, così come per Pergusa. Poi si tenga conto che l’estenzione di Enna è molto vasta e quindi è difficile arrivare da per tutto anche perchè i fondi sono quelli che sono. Per quanto riguarda l’erba –aggiunge Savarese- proprio in questo periodo di piogge più si taglia più cresce e diventa veramente una lotta impari”. Secondo l’accusa che muove l’ex consigliere La Martina sia a Savarese che all’amministrazione, la lotta contro l’erba diventa impari perchè le strade non vengono spazzate e quindi si accumula terriccio che diventa terreno fertile per le erbacce. Sostiene sempre La Martina, che “l'astronomica cifra di circa 4.400.000 euro, che i cittadini pagano al Comune per la raccolta dei rifiuti, servono solo a svuotare i cassonetti”. Se è così perchè non intervenite nei confronti dell’Ato rifiuti per pretendere un servizio adeguato a quello che i cittadini pagano? “Siamo impegnatisissimi –sostiene Savarese- per cercare di dare decoro e pulizia contina alla città. Ce ne accorgiamo anche noi che da un punto di vista della nettezza urbana il servizio non è fatto come devrebbe essere fatto. Ma posso assicurare che a riguardo c’è il sindaco che non dorme e sta facendo ferro e fuoco per cercare di risolvere alla fonte il problema che ormai si trascina da molto tempo e che sembra non avere mai soluzione. Tra l’altro la sua posizione è chiara e netta vuole assicurare serenità alle famiglie dei dipendenti dellAto e di Sicilia Ambiente, ma non la ricchezza. Voglio fare infine un appello ai cittadini –conclude Savarese-: laddove possono intervenire per piccole cose che lo facciano perchè fanno un servizio a loro stessi, al quartiere dove abitano e alla città. A chi chiede le mie dimissioni non posso che rispondere che svolgo il mio mandato con impegno, dedizione e coscienza perchè credo ancora negli ideali e nei valori”.

Giacomo Lisacchi

martedì 11 ottobre 2011

I vandali si accaniscono contro il campo di atletica




Ancora incursioni vandaliche in edifici pubblici. Alcune notti fa dei balordi, figli di un tempo che non esprime più valori, hanno danneggiato strutture all’interno del campo di atletica di Enna Bassa. Non solo hanno anche imbrattato con vernici spray la torretta del foto finish e la parete della cabina elettrica. Un episodio grave che purtroppo rimane senza colpevoli, come avvenuto anche in passato per altre visite analoghe. Tra l’altro non dimentichiamo che il campetto di atletica, fiore all’occhiello della città, è stato interessato da importanti e radicali lavori di rifacimento, ultimati poco più di un anno fa, costati centinaia di migliaia di euro. “C’è un vandalismo gratuito ed immotivato –dice il responsabile della struttura sportiva, Enrico La Bianca-. Ci sono cose che si sono verificate nel corso di manifestazioni che lasciano sbalorditi. Nonostante ci siano dislocati in più punti diversi contenitori, c’è la pessima abitudine di buttare per terra cartacce, bottiglie e quant’altro perchè nessuno vuole fare lo sforzo di percorrere pochi metri. C’è un cattivo costume, una cattiva educazione verso gli impianti sportivi, nonostante i cartelli di avviso che abbiamo messo in bella vista. Ma quello che fa ancor più male –sottolinea con rammarico La Bianca- è il cosiddetto vandalismo gratuito. Alcuni hanno avuto la strafottenza di sradicare letterlamente alcuni gabinetti, oppure di rompere le tavolozze, farle a piccoli pezzi e buttarle dentro il vaso”. Danni - La Bianca non lo dice- che sono stati riparati dal personale in servizio al campetto che si prodiga tra l’altro giornalmente a fare diversi lavori pur non rientrando nelle loro competenze per mantenerlo pulito ed efficiente. Ovviamente, quando ci ci sono atti di vandalismo nessuno ha visto nulla e così teppisti da quattro soldi hanno avuto via libera. Così come, ad oggi, nessuno ha mai pensato di stanare i “vigliacchi della bomboletta”. Forse non si otterrebbe nulla, ma bisognerebbe cominciare a tentare di prenderli con le mani nel sacco. I reati da contestare, probabilmente, sarebbero talmente tanti che nessuno, in preda a ingiustificato buonismo, si permetterebbe più di definire simili gesti come “ragazzate”. Un intervento per fermare i vandali della notte serve immediato e i metodi per identificarli ci sono. Lo chiedono a gran voce i tanti cittadini (giovani atleti, anziani e quanti hanno voglia di sane passeggiate) che frequentano giornalmente il campetto.

Giacomo Lisacchi

sabato 8 ottobre 2011

Calamità a Villarosa, prova di evacuazione alla scuola media "De Simone"







Villarosa. Una forte calamità colpisce l’intero territorio villarosano. Notevoli i danni agli edifici, bisogna gestire l’emergenza. Per fortuna è tutto finto, si tratta soltanto di una simulazione, quella effettuata ieri mattina alla scuola media dell’Istituto Comprensivo “De Simone”, diretto dal dirigente scolastico Giovanni Bevilacqua. L’esercitazione pratica ha interessato il personale docente e non docente e circa 200 ragazzi che alle 11,20 in punto, al suono prolungato della campanella d’allarme, in maniera ordinata e senza farsi prendere dal panico in pochissimi minuti hanno lasciato l’edificio raggiungendo l’esterno raggruppandosi nel punto di raccolta che si trova di fronte la scuola. Si è simulato anche il ferimento di un ragazzo e il fatto che durante l’appello mancava una ragazza che presa dal panico era rimasta all’interno della scuola. A questo punto, allertate, le Giubbe d’Italia, volontari della Protezione civile, sono intervenute con tutti i dispositivi di sicurezza necessari compresa una ambulanza e un cane prestando i primi soccorsi al ragazzo infortunato, che messo su una barella, caricato in ambulanza è stato portato a tutta velocità al punto di primo intervento più vicino; mentre la ragazza, una volta trovata è stata tranqullizzata e portata all’esterno. Ovviamente è stata una finzione, ma la simulazione si è svolta in modo così realistico e il soccorso è stato così efficiente che si è avuta l’impressione che tutto stesse succedendo davvero. Notevole è stato lo spiegamento di forze delle Giubbe d’Italia e grande è stato l’impegno organizzativo della responsabile e del suo staff della sezione villarosana, Samanta Stivala, che nell’occasione ha radunato a Villarosa centinaia di volontari provenienti da tutta la Sicilia, dove nel pomeriggio hanno dato dimostrazione ai cittadini di diversi interventi in caso di calamità, montando perfino una tenda in sei minuti, posizionando i mezzi del corpo della protezione civile e predisponendo un luogo di ritrovo. Hanno assistito allo svolgimento dell’esercitazione il sindaco Gabriele Zaffora con tutto lo staff dell’Ufficio tecnico, l’assessore Agostino Lentini, il preside Giovanni Bevilacqua, il presidente nazionale delle Giubbe d’Italia, Vincenzo Di Giacomo, il responsabile provinciale del Dipartimento della Protezione civile, Nicola Castello, il comandante dei carabinieri, mar. Francesco Cupani e il comandante della polizia municipale Vincenzo Profeta.

Pietro Lisacchi

giovedì 6 ottobre 2011

Villarosa- Conclusa la campagna scavi nell'insediamento arcaico di Monte Giulfo

Villarosa. Da pochi giorni si è conclusa la quinta campagna di scavi archeologici nell’insediamento arcaico di Monte Giulfo, risalente al VII sec a.C., organizzata quest’anno dalla sede SiciliAntica di Enna, alla quale hanno partecipato circa quaranta fra studenti e neo laureati in discipline archeologiche provenienti da tutte le università siciliane e anche da oltre stretto. I partecipanti hanno avuto la possibilità di fare una esperienza formativa di alto livello in un sito molto interessante dal punto di vista scientifico, mentre nelle ore non lavorative hanno avuto modo di apprezzare le bellezze del nostro territorio grazie alle visite guidate facenti parte del programma delle attività.

Per quanto riguarda l’aspetto storico-scientifico, la ricerca si è soffermata su alcune zone dell’abitato posto sull’acropoli, dove negli anni passati era stato indagato un edificio databile intorno alla metà del VI sec. a.C.
A fianco di questa struttura, ad orientamento ortogonale, lo scavo ha consentito l’approfondimento conoscitivo di un sacello sacro a pianta rettangolare, disposto su due vani con banchine interne, munito di spesse mura perimetrali e databile al 580 a.C.
La presenza di questo tempio, con l’adozione di un modello culturale di tradizione architettonica greca, testimonia il cambiamento radicale che stava investendo le zone dell’interno della Sicilia grazie all’influenza della forte colonia rodio-cretese di Gela.
Un altro tassello utile alla comprensione della vita del centro è rappresentato dalla scoperta dei resti di un cantiere dove si producevano i mattoni di argilla cruda che venivano utilizzati nella costruzione dei muri delle case.
Sempre a ridosso dell’edificio ortogonale è venuta alla luce una grande fossa riempita con i rifiuti della fase di vita più antica della città arcaica.
Anche se ancora devono essere sviluppati i dati sullo studio dei materiali e sulle strutture rinvenute, con questa campagna di scavi si è avuta la conferma della presenza di diverse fasi costruttive riferibili all’incontro tra le popolazioni indigene dell’interno della Sicilia e i coloni rodio-cretesi di Gela.

I partecipanti allo scavo si ritroveranno all’inizio di novembre alla biblioteca comunale di Villarosa per la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione, che avverrà alla presenza della Soprintendente, delle autorità comunali e dei presidenti, regionale e della sede ennese, di SiciliAntica.

lunedì 3 ottobre 2011

Calascibetta- Nasce l'Associazione "Avvocato Mario Bellomo

Calascibetta. La famiglia, il lavoro e la sana crescita dei giovani attraverso anche lo sport. Sono questi i sani principi ai quali si rifà l’Associazione “Avvocato Mario Bellomo” che ha avuto il battesimo l’altro ieri in presenza di molte personalità civili e religiose. Dal senatore della Repubblica Giampiero D’Alia, all’assessore regionale alle Famiglia, Andrea Piraino, a quello provinciale Giuseppina Savoca. Presente inoltre il presidente dell’Ami (Associazione Matrimonialisti Italiani) del distretto di Caltanissetta, l’avvocato Miriam Fanella che, nel sottolineare il ruolo importante della famiglie- tema della serata- ha detto: “Se non siamo sereni in casa, non possiamo essere sereni in nulla”. Ad ascoltare gli oratori, seduta in prima fila, c’era anche la signora Giuseppa Paglia, moglie dello scomparso avvocato Bellomo. L’Associazione, presieduta da d.ssa Laura Marsala, sarà affiliata sia al Mcl (Movimento Cristiano Lavoratori) sia all’Acsi (Associazione centro sportivo italiano), rappresentati, per l’occasione, dalla dottoressa Rita Daniela e dal presidente provinciale Giuseppe Germanà. A ricordare la figura dell’avvocato Mario Bellomo, oltre al sindaco di Calascibetta Piero Capizzi, è toccato al presidente dell’Ordine degli avvocati di Enna Giuseppe Spampinato. “Un uomo di Diritto, che ha rispettato le Istituzione e creduto nella Legge”, lo ha definito. Un’associazione che si rifà ai principi fondamentali della Dottrina Sociale della Chiesa. Non ha caso, gli spazi della sede sono due sale della chiesa del Carmelo, a pochi passi dall’agorà cittadina. “E’ uno sportello famiglia, un punto di incontro sociale, di confronto anche con gli enti locali, di aiuto e crescita, aperto alle persone di qualunque fascia di età. L’intento nostro è quello di unire e non dividere la comunità di Calascibetta al progetto di bene comune” ha sottolineato Laura Marsala, presidente dell’Associazione. Uno sportello di ascolto che avrà il nobile scopo di aiutare la famiglia e i giovani nella crescita, di inserirli nel sociale, di cercare loro possibili strade occupazionali. In fondo sono le linee guida lanciate dalla Chiesa durante un recente incontro religioso svoltosi a Verona. “Il mondo dell’Associazionismo cattolico è il terreno migliore per un cambio e per una crescita della comunità”, ha sottolineato il senatore D’Alia. E le parole dell’assessore regionale, Andrea Piraino, sono state: “La nostra società, in un momento così difficile, può ricevere molto dalla famiglia che, però, deve avere la forza di svolgere un ruolo sia di natura privata che pubblica in modo da diventare un forte punto di riferimento per tutta la società. E la presenza della Chiesa serve ad innalzare il ruolo della famiglia”. L’Arciprete don Giuseppe D’Anna, scelto come l’anima socio-pastorale dell’Associazione, ha spiegato: “La Chiesa, in questo progetto, ha un ruolo formativo fondamentale, educare alla consapevolezza sociale”. C’è poi il ruolo dei giovani all’interno della nostra società. Daniela Marsala, delegata comunale dell’Acsi, dice: “Il mio auspicio è quello di stimolare i giovani, all’amore al lavoro ed ai valori autentici dello sport. Inoltre particolare attenzione e cura saranno poste alle attività dei diversamente abili”. È il passo che precederà, a breve, la rinascita dell’Oratorio parrocchiale, luogo di confronto e condivisione, sotto l’indirizzo dell’educazione cristiana. Calascibetta, insomma, si propone come laboratorio sociale, per cercare di far riacquistare soprattutto alla famiglia quel ruolo cardine all’interno della società.