martedì 31 gennaio 2012


Sarà ricordato anche a Villarosa Giovanni Palatucci, ultimo questore di Fiume ucciso a Dachau nel 1945, a soli 36 anni, dopo aver salvato centinaia di ebrei. Con una solenne cerimonia l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gabriele Zaffora gli ha intitolato sia la piazza ove sorge il monumento dei caduti, che il “Treno museo di arte Mineraria e Civiltà contadina” che si trova presso la stazione ferrioviaria. Con le due targhe apposte si vuole così ricordare un uomo che sacrificò la propria vita per la salvezza del prossimo. Un gesto per cui ha ricevuto non solo la medaglia d'oro al merito civile, ma anche l'avvio del processo di canonizzazione con la beatificazione "Servo di Dio" e il riconoscimento da parte della comunità ebraica come “giusto tra le nazioni”. Alla cerimonia hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, tra cui il prefetto Clara Minerva, il questore Salvo Patanè, il Comandante provinciale dei Carabinieri, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, le Ferrovie italiane, l’Associazione Culturale “Amici del treno Museo” di Villarosa e l’Associazione “Giovanni Palatucci”, oltre che un numeroso pubblico. Particolarmente significativa è stata la presenza di una rappresentanza della Polizia di Stato, in servizio presso il Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Sicilia Occidentale di Palermo. "È importante che si ricordi un uomo –ha dichiarato il sindaco Zaffora- la cui umanità deve essere giustamente riconosciuta ben oltre i confini delle singole città. Per l'Amministrazione che rappresento è un onore ricordare il “Giusto tra le nazioni” con l'intitolazione della piazza dove sorge il monumento dei caduti e il Treno museo, dove i suoi vagoni furono usati nella seconda guerra mondiale per deportare ebrei”. “In tutti noi c'è un Palatucci –ha detto il questore Patanè- e potrà di sicuro venir fuori in molte occosioni della nostra vita. Sta a noi far si che ciò accada, non avendo timore di esporre le proprie idee per il giusto. Non si deve aver paura di essere eroi”.”Quando andiamo nelle scuole –ha sottolineato invece Melito, esponente dell’associazione Palatucci- a parlare del questore Palatucci, chiedo sempre che i ragazzi si pongano una domanda “cosa avreste fatto voi al posto suo?” Perchè il cuore non è solo un muscolo. E lui agiva sempre come gli indicava il cuore”. Al termine delle celebrazioni commemorative le autorità prima hanno visitato “Il treno museo” e la mostra allestita dai docenti e dagli alunni dell’IC “De Simone” e poi hanno assistito ad un concerto per pianoforte presso la Biblioteca comunale.

Pietro Lisacchi


Villarosa. Con una cerimonia solenne nella sala consiliare di “Palazzo di città” si è insiediato il baby consiglio comunale dei ragazzi. Un consiglio molto al femminile, con nove ragazze e sei ragazzi, tanto che ad essere eletta sindaco è stata la giovanissima Alida Scarlata. Ad accogliere il neo sindaco e i baby consiglieri, a conclusione del progetto“Io con gli altri......nel terrorio”, a cui hanno partecipato le classi quinte della scuola primaria e le classi terze della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “De Simone”, è stato il sindaco Gabriele Zaffora, gli assessori Giovanni Turrisi e Renato Albo e il consiglire comunale Salvatore Lo Brutto. “Vedo tanto entusiasmo fra i ragazzi –ha detto Zaffora-, ringrazio il dirigente scolastico, prof. Giovanni Bevilacqua, e i docenti che con grande impegno portano avanti ogni anno questo grande progetto di legalità e di educazione civica rivolto ai ragazzi”. Zaffora ha sottolineato inoltre l’importanza di questo momento che ha lo scopo di far conoscere, sin dai primi anni di studio, la vita politica ed istituzionale ai ragazzi, che saranno uomini del domani. Durante la cerimonia di insediamento i quindici neo eletti baby consiglieri hanno prestato giuramento di fedeltà alle istituzioni ed eletto presidente del Consiglio Denis Orasanu. Il consiglio è formato da Denis Orasanu, Sollami Fabiola, Climenti Marco, Rivituso Santo, Climenti Giuseppe, Lombardo Tiziano, Rossitto Francesco, Schembri Giuliana, Digiugno Valeria, Bruno Simona, Nicoletti Viviana, Vaccarella Pamela, Montalbano Mario, Digrigorio Rosalia, Beccaria Maria Catena. Fanno parte della giunta: Alida Scarlata (Sindaco); Giuliana Schembri (Vice sindaco); Viviana Nicoletti (Assessore alla Pubblica istruzione); Marco Climenti (Assessore all’Ambiente); Mario Montalbano (Assessore alla Cultura e alle politiche giovanili).

Pietro Lisacchi

mercoledì 18 gennaio 2012

Villarosa. Sette incendi dolosi in dodici mesi

Villarosa. Sono almeno sette gli incendi dolosi registrati negli ultimi 12 mesi nella cittadina. L'episodio più recente in ordine di tempo l'incendio di un'autovettura nella notte tra sabato 14 e domenica 15, nei pressi del campo sportivo. Al momento non ci sono conferme sulla natura dolosa del rogo che ha distrutto l'auto e i carabinieri che svolgono le indagini, non escludono il fatto accidentale. Dopo una pausa, seguita a diversi incendi, lo scorso novembre ad essere totalmente distrutto era stato un chiosco adibito a bar nel piazzale di viale Gorizia, all'ingresso di Villarosa.
Il titolare, un giovane incensurato, aveva dichiarato di non avere ricevuto minacce né richieste di pizzo. Nel febbraio del 2011, in una sola settimana le fiamme avevano distrutto 5 autovetture. Poi più nulla fino a novembre con la devastazione del bar che era stato recentemente ingrandito e ristrutturato. La macchina incendiata sabato notte è di proprietà di una professionista villarosana incensurata, come incensurati sono tutti i proprietari delle altre vetture andate in fumo. I carabinieri non hanno mai confermato, ma neanche smentito, la matrice dolosa dei roghi di vetture, mentre è certo che il chiosco è stato devastato da fiamme appiccate dolosamente. L'incendio, appiccato intorno alle 4 del mattino, in pochi minuti aveva devastato l'intera struttura di legno e tutte le attrezzature e le merci che vi erano all'interno. I danni erano stati ingenti. Le indagini non escludono nessuna ipotesi, compresa quella di fatti legati a vendette personali o gesti di teppisti, ma la pista privilegiata sarebbe quella dell'intimidazione, forse legata a richieste di pizzo o forse come avvertimenti lanciati a persone che, pur essendo totalmente estranee ad ambienti criminali, potrebbero avere visto casualmente qualcosa di compromettente.

lunedì 9 gennaio 2012

New York, trovato ratto gigante: un metro. «E si stanno moltiplicando»


Il ratto gigante trovato in un Foot Looker del Bronx

NEW YORK - Un ratto lungo quasi un metro è stato trovato nel magazzino di un negozio di scarpe del Bronx. Le immagini pubblicate su Twitter stanno facendo il giro del mondo. Si tratterebbe di una specie originaria del Gambia. L'esemplare potrebbe essere arrivato fino ai bassifondi del quartiere di New York dopo essere stato portato negli Usa da qualcuno che pensava di farne il suo animaletto domestico. Tuttavia non è la prima volta che dalle fogne della Grande Mela spunta un topo di quella specie. Gli esperti temono si stiano moltiplicando a una velocità impressionante.

Redditi e produttività della 'casta' politica ennese

Enna. In questi giorni si parla spesso di “casta politica”, di cui fanno parte anche i parlamentari nazionali e regionali dell’ennese. Ma quanto guadagnano e qual è il loro apporto in termine di attività, produttività e di presenza in parlamento a Roma e a Palermo?
Incominciamo con i due parlamentari nazionali. Alla Camera dei deputati è stato nominato Ugo Maria Grimaldi, mentre al Senato Vladimiro Crisafulli.
L’on. Grimaldi, ha un reddito annuo di 197.792 euro (Fonte redazione Rtm), un indice di produttività di 53,7 e si classifica al 591° posto su 630 deputati. Voti ribelli: 0.9% (61 volte su 6501 votazioni ); assente: 31.7% (3014 volte su 9515 votazioni). Non ha promosso disegni di legge, mozioni, interpellanze e interrogazioni, ma finora è stato solo co-firmatario. La sua attività è racchiusa in 4 interrogazioni, 3 odg in assemblea e 1 emendamento (Fonte Open Parlamento).
Il sen. Crisafulli ha un reddito di 230.161 euro (Fonte www.docstoc.com), il suo indice di produttività è il più basso tra i senatori (12,9), si classifica al 312° posto su 322 senatori. Voti ribelli: 1.2% (31 volte su 2630 votazioni ); assente: 42.2% (2245 volte su 5321 votazioni). Non è stato primo firmatario di disegni di legge, mozioni, interpellanze, ma co-firmatario. I suoi atti sono limitati in 4 interrogazioni (Fonte Open Parlamento). L’indice di produttività non prende in considerazioni il lavoro che alcuni parlamentari svolgono in commissioni, gruppi ecc..
Per quanto riguarda i deputati regionali ennesi, il più “ricco” è Edoardo Leanza,con un reddito di 177.301 ma al suo attivo ha zero disegni di legge, interpellanze e mozioni. Secondo le fonti ufficiali dell’Ars ha presentato un ordine del giorno e una sola interrogazione.
Quindi c’è Paolo Colianni con un reddito di 158.471. Colianni ha presentato 9 disegni di legge, 7 interrogazioni parlamentari, 2 interpellanze, 2 mozioni e 1 ordine del giorno.
Al terzo posto si piazza Elio Galvagno che dichiara un reddito di 154.520 euro ed è protagonista di 7 disegni di legge, 80 interrogazioni parlamentari, 2 interpellanze, 1 mozione e 5 ordini del giorno.
Il più “povero”, con 154.497 euro annui, è Salvatore Termine. Sotto il profilo della produttività ha presentato 1 disegno di legge, 5 interrogazioni, 1 interpellanza e 1 un ordine del giorno.

Giacomo Lisacchi

domenica 8 gennaio 2012

L'U.S. Villa porta doni e allegria ai ragazzi della Casa famiglia



Con l’Epifania anche a Villarosa è calato il sipario sulle feste natalizie. La giornata del 6 gennaio oltre ad essere stata piena di eventi relegiosi e, ovviamente, di regali per i bambini, è stata una Epifania ricca di solidarietà che ha regalato un sorriso ai bambini e ai ragazzi ospiti della Casa Famiglia. I giovanissimi atleti della Scuola di calcio U.S. “Villa”, accompagnati dal presidente Francesco Graziano, hanno fatto visita ai ragazzi ospitati nella struttura dell’ex istituto delle suore Canossiane portando doni e trascorrendo con loro una giornata in allegria. Una vera e propria gioia e sorpresa per i piccoli e giovanissimi ospiti che vivono nella struttura villarosana di accoglienza che non hanno impiegato neanche un minuto per entrare in sintonia e familiarizzare con i piccoli calciatori di Graziano. A conclusione delle festeività natalizie –ha detto il presidente Graziano- la Scuola calcio “Villa” che rappresento, come da tradizione, ha ritenuto di dover rivolgere il proprio pensiero e la giusta attenzione ai bambini della Casa Famiglia per consolidare con loro un percorso di condivisione che faccia sentire la vicinanza della nostra scuola calcio e in particolare dei nostri giovani”. Per l’iniziativa della U.S. “Villa”, i responsabili e gli operatori della Casa Famiglia hanno rivolto un particolare ringraziamento al presidente Graziano che “ancora una volta –hanno affermato- ha mostrato una straordinaria sensibilità nei confronti dei nostri ragazzi e di quanti, a Villarosa, popolano l’area del disagio”. Un altro appuntamento natalizio della Scuola calcio “Villa” è stato il triangolare di beneficienza organizzato con la rappresentativa A.I.C. regionale (Associazione italiana ciliaca) e una squadra di calcio di Gangi. All’importante manifestazione sportiva di solidarietà che si svolta mercoledì 4 gennaio presso il campo sportivo comunale, hanno preso parte le istituzioni e le associazioni di volontariato locali e ovviamente un folto pubblico, in prevalenza giovane.

Pietro Lisacchi

venerdì 6 gennaio 2012

La Merkel dà lezione agli italiani: pensione tre stelle e niente scorta


Angela Merkel, vacanze in pensione (Foto

PONTRESINA (SVIZZERA) - Mentre in Italia fanno discutere le vacanze extra-lusso trascorse alle Maldive da Francesco Rutelli, Renato Schifani e Pier Ferdinando Casini, dall'altra parte delle Alpi, il cancelliere tedesco Angela Merkel si fa fotografare mentre fa sci di fondo, il suo sport preferito, a Pontresina, in Svizzera. E’ tempo di crisi e il capo del governo tedesco ci tiene a dare l'esempio: ha scelto uno spartano albergo tre stelle, una "pensione", come scrive il settimanale "Chi" nel rioportare la notizia. E sulle piste scia senza scorta.

domenica 1 gennaio 2012

Melania guardava negli occhi il suo assassino

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DELITTO REA Distesa nel bosco delle Casermette la 29enne ha avuto il tempo di capire...

Lo sfregio dell'assassino
Lo sfregio dell'assassino

Ripe di Civitella, 4 settembre 2011 - Melania ha avuto il tempo di capire che stava morendo. Distesa nel bosco delle Casermette ha sentito scorrere via la vita attraverso le coltellate che hanno martoriato il suo corpo. Ventitré colpi che l'hanno trafitta e due mortali: uno ai polmoni e l'altro al pancreas. il killer l'ha colpita alle spalle e forse voleva tagliarle la gola come nella mossa militare dell'assalto alla sentinella. Ma non ci è riuscito. E così l'ha accoltellata prima alla schiena e poi davanti. E Melania ha avuto il tempo di capire. Forse anche il tempo di guardare negli occhi il suo assassino. Che dopo averla colpita per 23 volte è fuggito via lasciandola ancora viva. Agonizzante nella pozza di sangue scuro che imbeveva gli aghi di pino sotto il suo corpo.

E proprio questo particolare, insieme all'anello di fidanzamento trovato vicino al cadavere, hanno convinto il giudice del Tribunale del Riesame che l'assassino di Melania è proprio Salvatore. Perché vittima e omicida sono uniti da un rapporto di amore-odio e soprattutto perché un killer "professionista" avrebbe verificato la morte della sua vittima prima di fuggire. E invece no. Melania è stata lasciata da sola nel bosco mentre il pomeriggio del 18 aprile si consumava nell'oscurità. Ma non solo.

Melania è stata trovata con pantaloni, collant e slip abbassati: in una situazione di intimità che poteva avere solo con un uomo importante nella sua vita sentimentale ed affettiva. Indagini e riscontri effettuati su cellulari, computer, Facebook e testimonianze danno un unico risultato. Melania non conosceva e non frequentava altri uomini: solo Salvatore. E solo davanti a lui, sempre secondo il giudice Gargarella, lei poteva concedersi un gesto di intimità nel bosco delle Casermette

Ma l'assassino non ha avuto pietà di Melania. Né da viva e neppure da morta. E' infatti tornato a Ripe per organizzare una macabra messinscena. Il 19 aprile o forse anche il 20, il killer (o un suo complice) sono di nuovo sotto i pini per colpire Melania, per sfregiare il suo corpo con altre nove coltellate. Il corpo e il delitto sono stati scoperti dagli inquirenti dopo una telefonata. E quella che vi mostriamo nei disegni e delle ricostruzioni è la drammatica scena del delitto. Cento foto che raccontano questo omicidio efferato.

Il corpo supino, il volto intatto, le gambe sfregiate da una svastica e da altri segni verticali che sembrano quasi delle «l» lunghe e stilizzate. I colpi inferti post mortem sono più numerosi e meno profondi. Hanno anche un colore diverso. E sotto il seno è stata infilzata una siringa da insulina, contenente eroina. Ma il viso resta intatto.
Melania, in questa scena di dolore e morte, è sempre bellissima con gli occhi semiaperti a guardare in alto.
Come a voler fuggire via da questo bosco dell'orrore.

di Natalia Encolpio