Sarà un mercato specializzato che porterà a Enna, ogni quarta domenica del mese, i produttori biologici della nostra provincia e non solo, per promuovere presso i cittadini la conoscenza dell’agricoltura biologica e la diffusione di un consumo attento e responsabile. L’iniziativa promossa dall’Aiab è stata discussa con l’assessore comunale all’Agricoltura, Luigi Savarese, che ha mostrato interesse. “Mi stò già adoperando –ha dichiarato Savarese- per trovare un luogo idoneo che possa soddisfare sia le esigenze delle aziende agricole, che trovano un loro spazio di vendita, sia quelle dei cittadini che possono acquistare prodotti di indubbia freschezza e qualità”. “L’idea è quella di promuovere a Enna –ha detto la responsabile provinciale Aiab, Marcella La Placa- così come già avviene da tempo a Catania con la BioFiera, ma anche a Palermo, Messina e Caltanissetta, la diffusione di prodotti biologici”. Questa idea non sarebbe in contrasto con il mercato del contadino che si svolge ogni sabato qui a Enna? “No –risponde Marcella La Placa- Il mercato del contadino si basa soprattutto sulla cosiddetta filiera corta, cioè a dire dal produttore al consumatore; però il prodotto può non essere biologico. Noi invece ci vogliamo distinguere, in quanto la nostra caratteristica è appunto la pecularietà del biologico. Per questo vorremmo che trovassimo uno spazio che si inserisse in un contesto anche di rivalutazione del territorio. Infatti, per attrarre persone, e in particolare famiglie intere con bambini all’interno del mercato, vorremmo inserire un gruppo di animazione che possa riprendere i giochi antichi di una volta, riprendere i tradionali giochi di strada ormai non più in uso e totalmente sconusciti dai nostri giovani”. In quanti sareste disposti a venire a Enna? Della provincia già siamo in cinque, ma abbiamo adesioni da parte di produttori della provincia di Caltanissetta e della Madonie. In tutto saremmo una ventina”. Sarebbero prodotti di stagione? Intanto diciamo che il nostro sarebbe un pianiere completo che andrebbe dalla carne, ai prodotti lavorati, alla frutta e verdura. A dire il vero c’è un produttore in biologico che ha anche le serre, ma si catterizza per lo più per le primizie. In ogni caso, tutto è certificato”. “Il biologico –ha sottolineato il presidente dell’Aiab Sicilia, Andrea Ferrante- è l’innovazione dell’agroalimentare, non è una agricoltura del passato ma una agricoltura che recupera la tradizione e innova e questo è forse il pezzo più dinamico dell’agricoltura siciliana”.
Pietro Lisacchi
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