Villarosa. I giovani studenti dell’Istituto Comprensivo “V. De Simone”, ieri, protagonisti dell’incontro con i finanzieri del Comando provinciale di Enna, accompagnati dall’unità cinofila antidroga proveniente da Catania. Un appuntamento previsto all’interno del progetto di “Educazione alla Legalità” avviato dalla Guardia di Finanza e dalla scuola con particolare riguardo alla tematica della droga. Nel corso della conferenza, che si è svolta alla presenza del dirigente scolastico, prof. Giovanni Bevilacqua, e di tutto il corpo docente dell’istituto scolastico, sono stati forniti ai ragazzi da parte delle Fiamme Gialle informazioni sulla tossicodipendenza, sui rischi e sugli effetti delle droghe, nonchè sulle modalità di contrasto alla loro diffusione. Durante l’incontro sono stati approfonditi e messi in evidenza i negativi risvolti che le sostanze stupefacenti hanno sulla salute, sulla famiglia e sulla società nel suo complesso e quindi i comportamenti che gli stessi ragazzi possono mettere in atto, il ruolo di supporto che la Guardia di Finanza svolge a favore delle famiglie, degli operatori e dei giovani, nonchè l’azione istituzionale nel contrastare la diffusione delle droghe ad opera dei gruppi criminali, dalle quali traggono il business più redditizio per le loro attività illecite. Nel complesso, l’incontro ha mirato a far capire ai ragazzi l’importanza del rispetto delle regole e delle Istituzioni ed in particolare si è cercato di far arrivare il messaggio che “la droga è illegale perché è pericolosa, non è pericolosa perché è illegale”. “La partecipazione è stata molto sentita –ha detto il prof. Bevilacqua-, anche grazie alla carica umana ed alla capacità comunicativa e professionale degli operatori della Guardia di Finanza che sono intervenuti, tanto che hanno mantenuto altissimo il livello di attenzione dei ragazzi. Agli alunni, docenti ed ospiti, va il mio plauso per il modo consapevole e responsabile con cui hanno partecipato anche perchè simili progetti consentono di attivare competenze di cittadinanza attiva e di avvicinare i giovani alle Istituzioni. Educare istruendo –ha concluso Bevilacqua- continua ad essere il paradigma al quale ci atteniamo nello svolgimento del nostro lavoro educativo ed in questo caso credo che sia stato attuato in modo completo”.
Pietro Lisacchi
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