Proteste e disagi a Villapriolo per la chiusura immotivata da tre giorni dell'ufficio postale. “Numerosissime e vibrate proteste da parte dei cittadini della frazione di Villapriolo –scrive il sindaco Gabriele Zaffora nel telegramma inviato, ieri, al direttore provinciale delle Poste- per interruzione servizio postale per altro non annunciata. Si chiede di conoscere i motivi e si invita a ripristinare il servizio urgentemente stante le necessità derivanti dal periodo festivo e di fine anno”. Ciò che fa salire la tensione nella frazione è anche il fatto che Poste italiane non si è degnata di affigere un cartello per spiegare i motivi della chiusura. “Anche in questo siamo italiani –protestano infuriati i villapriolesi-. Poste italiane si deve rendere conto che la frazione è penalizzata dalla mancanza di una banca e che l’apertura dell’ufficio postale, essendo per la maggior parte pensionati e anziani, per noi è di vitale importanza sia per assolvere ai nostri pagamenti sia per operazioni di prelievo e deposito”. Per sapere dei motivi della chiusura dell’ufficio di Villapriolo anche noi abbiamo cercato di contattare la direzione provinciale delle poste. Cosa che non è stata possibile perchè tutti i numeri in elenco telefonico risultano perennemente occupati. Comunque, da indiscrezioni, pare che la chiusura sia dovuta all’assenza per malattia dell’unico operatore. Intanto, a Villapriolo c’è anche la preoccupazione, secondo alcune voci, che dall’anno nuovo l’ufficio postale dovrebbe funzionare a giorni alterni. “E’ probabile –fanno sapere da ambienti sindacali- che ciò possa avvenire in base un accordo di alcuni anni fa tra Governo e azienda per diminuire i costi degli uffici cosiddetti a basso traffico. In provincia di Enna due sono gli uffici che potrebbero essere penalizzati: Villapriolo e Villadoro. E’ da dieci anni che se ne parla ma noi finora glielo abbiamo sempre impedito. Ora pare che dal 2012 si voglia attivare questo sistema dei giorni alterni”. “Non ci stiamo –dichiara l’assessore comunale Mimmo Russo- perchè la Posta rappresenta per noi l’unica banca nel territorio. Addirittura è da anni che sollecitiamo l’installazione di un bancomat e ancora non è stato possibile. Noi crediamo molto nel lavoro delle poste soprattutto per quello fatto nel passato e quindi ci teniamo che funzioni bene e tutti i giorni”.
Giacomo Lisacchi
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