Villarosa. Continuano all’interno del Partito democratico le consultazioni, da parte della commissione appositamente istituita, per definire la candidatura a sindaco delle amministrative della prossima primavera. Questo perchè nel primo giro di consultazioni dove sono stati intervistati tutti i consiglieri e gli assessori comunali di area Pd, il consigliere provinciale Franco Costanza, il sindaco Gabriele Zaffora e il segretario di sezione Angelo Fiorino, non c’è stata unanimità su un nome. Infatti, si spazia tra il nome dell’ex sindaco Franco Costanza, disponibile a candidarsi a condizione che ci sia unità nel partito, a quello del segretario Angelo Fiorino che non ha mai fatto mistero di ambire alla massima carica di Palazzo di città; tra il disagio per il passo indietro del sindaco Zaffora e i mugugni nei confronti di un partito che non ha saputo frenare certe ambizioni e dire forte e chiaro: “Fermi tutti, Zaffora si ricandida perchè ha dimostrato di essere un sindaco di spessore, di esperienza e soprattutto un personaggio dotato di carisma”. “Il sindaco dei giovani villarosani” l’ha definito, in una recente manifestazione, la dirigente del IV settore Antonia Rosa Salvaggio. “L’esito di questa prima consultazione –ha dichiato la portavoce della commissione Katya Rapè- è stato che la maggior parte hanno espresso un forte apprezzamento nei confronti del lavoro svolto da Zaffora. Molti hanno messo in evidenza le capacità amministrative del sindaco, il modo in cui è stato in grado di rappresentarci oltre i confini di Villarosa, i contatti che ha saputo creare con tutte le istituzioni locali, provinciali, regionale e nazionali, le sue caratteristiche personali di moderatezza e si sono detti dispiaciuti per il il fatto che abbia manifestato la volontà di non ricandidarsi. Nello stesso tempo, la commissione dalle consultazioni ha potuto appurare che l’unica persona in grado di rappresentare e di portare alla vittoria il partito sia Franco Costanza. Perchè ha fatto il sindaco per dieci anni, perchè anche lui è dotato di carisma e di leadership. Però non c’è stata unanimità sul suo nome per cui nella riunione che si è fatta subito dopo, anche lui ha fatto un passo indietro. La commissione continuerà i suoi lavori sentendo altri esponenti del partito per capire se la candidatura di Fiorino è proponibile”. Intanto, da parte del segretario Fiorino continua il silenzio stampa anche perchè vorremmo capire da lui come il Pd potrà uscire dall’attuale empasse.
Giacomo Lisacchi
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