Un omaggio alla sua gente, agli uomini, alle donne e soprattutto ai giovani. Un tuffo nel passato della frazione villarosana, fra volti scavati dalla fatica (emblematica quella ‘do zi Stefanu’), fatti, personaggi e luoghi, oltre ad antiche tradizioni di tempi ormai andati. La mostra fotografica “La fotografia come storia, ricordo e cultura”, organizzata dall’artista-fotografo Mario Volanti e che si è tenuta dal 18 agosto sino ad ieri, ha riscosso enorme successo. Nella sala consiliare del Palazzo della circoscrizione comunale, l’esposizione di un centinaio di foto dei tempi più recenti e di quelli che furono ha attirato tantissimi curiosi, villapriolesi e non. “Una mostra – sottolineò don Salvatore Bevacqua nell’omelia in occasione dei festeggiamenti del SS. Crocifisso- che dice “ecco cosa c’era, come eravamo e cosa dobbiamo tramandare alle nuove generazioni. Visitando la mostra e aggiungendo quell’impegno personale, comunichiamo ai giovani, ai bambini i valori veri che da sempre sono stati vissuti a Villapriolo e speriamo che con la collaborazione di tutti possano essere sempre promossi perché coltivando questi valori che si va avanti”. “Mario Volanti ci ha fatto rivedere tutti noi allo specchio – ha detto l’assessore Mimmo Russo a commento della chiusura della mostra - facendo tornare a galla vecchi ricordi, rivedendo persone con le quali abbiamo parlato e vissuto. Ricordandoci vecchi aneddoti, legati alla vita di tutti i giorni, alle grandi mangiate che avvenivano dopo la tosatura delle pecore, alle piante di ficodindia che crescevano su tetti di abitazioni abbandonate da famiglie emigrate. Le foto ci fanno capire come il paese sia cambiato nel tempo, una Villapriolo vera e genuina, fra fatica, lavoro e speranza”. “E’ una mostra che ho dedicato a mio padre, alle sue umili origini –ha commentato con commozione Mario Volanti- e ci preannuncia che non vuole chiudere il suo impegno per il piccolo paese natio con la mostra. Infatti, dal prossimo mese di settembre porterà avanti un progetto, che coinvolgerà diversi giovani, per continuare a scoprire e conservare la memoria di Villapriolo e Villarosa. In ogni casa –ha evidenziato Volanti- ci sono dei grandi capolavori nascosti. Andremo alla ricerca di documenti, vecchie foto e ricordi con l’ambizione di farne un libro della memoria”.
Pietro Lisacchi
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