“La Sicilia ha un triste primato, è stata la prima regione che ha voluto percorrere la strada della privatizzazione dell’acqua.” Il sen. Peppe Lumia, ospite ieri a Enna del convegno “L’acqua è un bene di tutti”, organizzato dall’associazione “Fendinebbia”, non ha usato mezzi termini: “la provincia di Enna ha ancora di più un tristissimo primato. E’ stata la prima provincia che ha abbracciato la privatizzazione dell’acqua. E’ stata la provincia dove si sono fatte le prove tecniche di trasmissione con i rifiuti e, visti i risultati in termini clientelari che si sono realizzati, si è pensato di tentare lo stesso meccanismo sull’acqua”. Lumia parla senza peli sulla lingua, com’è d’altronde sua abitudine, del malaffare sull’eolico, i rifiuti e l’acqua. Della “politica che mette insieme, crea affari, partecipa alla spogliazione delle risorse pubbliche” non fa mistero. “Tutto un sistema –ha detto- che si realizza a danno dei cittadini, della democrazia, della trasparenza e della funzione alta delle istituzioni. Questo è il gioco che si è sperimentato con la privatizzazione in Sicilia”. Quindi, parla della proposta che il Pd siciliano ha avanzato sul piano politico: “L’unica soluzione, se si vuole bene alla Sicilia –ha chiarito- e se si vuole mettere alla prova tutta la politica, è quella delle riforme in Assemblea regionale. Il primo banco di prova è stato il voto per sciogliere la direzione generale dei rifiuti. Apriti cielo, abbiamo scatenato una scossa tellurica al sistema di potere siciliano di quelle terrificanti. Abbiamo chiesto di rispettare le regole sino in fondo sui quattro inceneritori. E i quattro inceneritori sono stati dichiarati nulli. In questa vicenda, quante tangenti, quanti soldi all’estero, quanti tavolini, quanti appetiti, quante oliazioni si sono fatte. Ecco allora perchè capisco la paura di chi questi soldi li ha già distribuiti e ora ha difficoltà a fare tornare i conti. Sui rifiuti abbiamo fatto una vera riforma, perché ritorneranno nelle mani dei comuni. Lumia, quindi ha parlato dell’acqua che ritorna in mano pubblica. “Una norma –ha specificato Lumia- che è stata votata a scrutinio segreto nella finanziaria con 53 favorevoli e 23 contrari. Un gran risultato, una pagina bella della storia della Sicilia”. Infine, ha parlato della vicenda che vede coinvolto il presidente Raffaele Lombardo. “Sono l’unico –ha sottolinato Lumia- che ha dichiarato che se dovessero emergere dalle carte un sistema di rapporti diretti e consapevoli con mafiosi, anche se la procura di Catania procedesse all’archiviazione, per me deve rimettere il mandato e si deve andare al voto. Sulla lotta alla mafia non si fanno sconti a nessuno”.
Giacomo Lisacchi
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