“Ciascuno di noi è come una tessera di un mosaico…tutti dobbiamo capire quale è il nostro posto perché si formi un unico volto”. Con questa frase presa in prestito da padre Puglisi, Angelo Moceri, candidato a sindaco del Pdl e del Mpa, lancia un messaggio forte e, contemporaneamente, le sue idee, le azioni e gli interventi per Enna. “Voglio candidare Enna come città universitaria senza differenziazione di vocazione territoriale –dice-. Ho sempre sostenuto che l’attività che riguarda la mobilità, la vita civile, sociale e culturale va riorganizzata tenendo conto della presenza dell’ateneo. Bisogna superare la visione parziale che candida solo Enna bassa come segmento urbano deputato ad ospitare l’università. Per cui, uno dei punti programmatici che sosterrò è quello di chiedere immediatamente il trasferimento ad Enna alta di due facoltà universitarie. Questo perchè –spiega- sono estremamente convinto che il binomio università-sviluppo sia molto stretto e valido. Così come c’è stato un rilancio della economia di Enna bassa, bisogna creare le stesse condizioni per Enna alta. La parte alta della città, in questo momento sta correndo un rischio svuotamento, non solo del centro storico, ma anche della periferia. Un altro elemento che va esaltato, tenendo conto di quello che la città ha sempre manifestato in termini di comportamenti collettivi, è di fare tesoro dei quartieri. Quartieri che in realtà hanno rappresentato, in diverse occasioni, momenti di aggregazione spontanea di cittadini proponendo azioni molto efficaci nel territorio. Azioni che vanno sostenute e regolamentate. Inoltre, ho previsto nel programma di istituzionalizzare delle iniziative interessanti da un punto di vista culturale, mi riferisco soprattutto alla settimana ferediciana, e di valorizzare le scuole che oltre al ruolo istituzionale di promuovere istruzione devono essere soggetti o luoghi in grado di aggregare altre formazioni educative e culturali del territorio”. Moceri quindi, parla di politiche sociali, giovanili e di sviluppo urbanistico. “A questo proposito –sottolinea- bisogna evitare che Enna bassa venga cementificata, come qualcuno propone, con la costruzione di grattaceli da adibire a mega centri commerciali”; infine, di Pergusa, dove “si deve creare una circolarità di diversi elementi che vanno dalla socialità, alla sanità, all’ambiente, allo sport” e di bilancio. “Enna è uno dei comuni –osserva- che non può contare di entrate peoprie. Per questo è importante che ponga una particolare attenzione agli evasori totali; che recuperi risorse alienando immobili che non sono coerenti con le finalità istituzionali del comune; che tagli sprechi ecc.”.
Giacomo Lisacchi
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