Fervono i prepararitivi per i festeggiamenti del 250° anniversario della fondazione della città promossi dall’Amministrazione comunale, che ufficialmente inizieranno domenica 22 aprile. Agli eventi celebrativi contribuisce fattivamente, già da alcuni mesi, il Comitato per il 250° della fondazione di Villarosa, presieduto dal prof. Luigi Di Franco (fanno parte il sindaco Zaffora, gli assessori Turrisi e Russo, i consiglieri comunali Rapè e Bruno, il presidente della Pro Loco Valentina Strazzante, il dott. Franco Marra in rappresentanza delle professioni, Luisa Castellana in rappresentanza dei commercianti, il vicario foraneo mons. Salvatore Stagno e la funzionaria comunale Santina Vanadia), che ieri sera si è riunito a Palazzo di città per mettere a punto il programma del 22 e gli eventi e manifestazioni che si svolgeranno nel corso dell’anno. La celebrazione della festa di domenica del 250° sarà caratterizzata da una particolare solennità, anche per rispondere alle aspettative dei cittadini, di un Consiglio comunale straordinario, al quale parteciperanno diverse autorità della provincia, dove vi saranno gli interventi del presidente del Consiglio Francesco Costanzo e del sindaco Gabriele Zaffora e la prolusione del prof. Luigi Di Franco, docente e scrittore di storia villarosana. Il programma della giornata prevede alle ore 16 sfilata per le vie cittadine di sei bande musicali, alle quali si aggiungerà la fanfara dei bersaglieri dell’Anb di Caltanissetta; ore 17 corteo e deposizione corona di allora al Monumento dei caduti; ore 18 Consiglio straordinario; ore 19 scopertura della lapide che ricorderà l’avvenimento e il taglio di una torta di 250 chilogrammi che sarà realizzata dagli studenti dell’Istituto alberghiero Federico II di Enna; ore 20 concerto bandistico in piazza San Giacomo. Il clima di festa sarà segnato (l’invito è dei giovani della Proloco) dall’esposizione di numerose bandiere alle finestre e ai balconi. “L’occasione irripetibile dei festeggiamenti del 250° –dichiara il sindaco Zaffora- della fondazione della città è un’opportunità data alla comunità di rinvigorire le radici e di rinnovare l’amore per il nostro paese. Villarosa in questi due secoli e mezzo –aggiunge Zaffora- è stata una città viva, generosa e vivace commercialmente; una città che ha partecipato anche all’arricchimento culturale della Sicilia, dell’Italia e del mondo con l’opera importante dei suoi figli, ma che purtroppo dal dopoguerra a oggi ha subito la piaga dell’emigrazione”.
Pietro Lisacchi
Nessun commento:
Posta un commento