giovedì 29 dicembre 2011

Il duplice omicidio di Licodia Gli inquirenti: “Un raid premeditato”



Avrebbe agito premeditatamente, secondo gli investigatori, Loris Gagliano, il giovane di 24 anni fermato martedì scorso ad Acate (Ragusa) con l’accusa di aver ucciso a colpi di coltello poche ore prima a Licodia Eubea, in provincia di Catania, l’ex fidanzata, Stefania Noce, sua coetanea, il nonno di lei, Paolo Miano, di 71, e ferito la moglie di quest’ultimo, Gaetana Ballirò, di 72. In particolare gli investigatori vogliono accertare se l’assassino si sia portato l’arma da casa o se abbia utilizzato un coltello trovato nell’abitazione dell’ex fidanzata.

Loris Gagliano era infatti un collezionista di armi bianche. In una casa abbandonata nelle vicinanze dell’abitazione dove è avvenuto il duplice omicidio, i carabinieri hanno trovato anche una balestra, sulla quale sono in corso accertamenti per stabilire se appartenga al ragazzo. Secondo gli investigatori Loris avrebbe ucciso a causa della rottura del rapporto con Stefania, una relazione durata circa 4 anni che gli investigatori definiscono ”travagliata”. Il giorno di Natale i due erano stati visti insieme in paese a litigare. Gli investigatori hanno anche sentito la madre della ragazza, che la mattina del duplice omicidio era dai carabinieri a denunciare un sabotaggio ai freni della sua Fiat Stilo, custodita nel garage dell’abitazione di Via Cairoli di cui Loris aveva le chiavi. La donna in precedenza aveva subito un altro danneggiamento ai pneumatici. Indagini sono in corso per stabilire una relazione tra i due episodi e per accertare se il giovane nutrisse risentimento nei confronti della donna. Stamane è in programma nell’obitorio del cimitero di Caltagirone l’autopsia sui corpi della ragazza e del nonno. Domani ci sarà l’udienza di convalida del fermo di Loris Gagliano davanti al Gup di Ragusa, competente per territorio, dato che è stato fermato ad Acate.

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