venerdì 23 novembre 2012

Bevono sangue umano in un locale
notturno: così nascono i nuovi "vampiri"

La denuncia del Gris: aberrante rito fra quattro giovanissimi
trevigiani consumato in laguna, a "iniziarli" il proprietario


VENEZIA - Il sangue umano bevuto come rito propiziatorio per ottenere, forza, vigore, successo e soldi: è il vampirismo, fenomeno ormai uscito dagli schermi della televisione o dai cinema per radicarsi profondamente nelle abitudini di tanti giovani. È uno degli aspetti più inquietanti che emergono dagli studi del Gris, il gruppo di ricerca sulle sette guidato da Giuseppe Bisetto. E i brindisi a base di sangue non sono nemmeno così rari.

«Quattro ragazzi trevigiani dai 17 ai 18 anni - racconta Bisetto - hanno confessato di aver partecipato a un rito del genere in un locale notturno del veneziano. Noi abbiamo segnalato ogni cosa alle autorità e adesso quel locale è chiuso da tempo. Il titolare, noto per essere un tipo stravagante, avvicinava i giovani clienti che riteneva più malleabili e li inoltrava al vampirismo. La prova cruciale era bere, dai dei comuni bicchierini di caffè, il suo sangue. In questo modo legava i suoi adepti, convinti di aver assimilato ogni suo potere, di riuscire così a ottenere i suoi soldi e il suo successo solo bevendo quel sangue. Di fronte a casi come questo è inutile parlare dei pericoli che si corrono a venire a contatto con il sangue altrui, delle malattie che si possono prendere dell'Aids. Purtroppo questo è un fenomeno in ascesa».

Il «vampirismo» va di moda. Viene venduto al cinema in film patinati, con protagonisti giovani, belli e forti. Le serie tv si sprecano, il lato oscuro viene blandito, solleticato, quasi venduto come qualcosa tutto sommato di positivo. «Un tempo i giovani per trasgredire si vestivano di nero, era l'epoca del dark. Adesso quel filone si è trasferito nel vampirismo, fenomeno di gruppo alimentato dalla cinematografia e dalla pubblicità che si fa a feste tipo quella di Halloween. I giovani si aggregano, fanno gruppo e certe pratiche diventano quasi come una droga. Da qui ad altre forme di devianza il passo è breve. In molti poi passano all'esoterismo fino a finire in gruppi e circoli satanici. Ci sono quelli "acidi", dove è abituale l'uso di droghe o di violenza, a quelli "rossi" basati su pratiche sessuali".

E qual è l'identikit del ragazzo-vampiro o satanista? «Non ci sono categorie tipo, questi fenomeni possono coinvolgere tutti: giovani, anziani, persone mature di ogni tipo. Alla base c'è la delusione per la vita, la voglia di cambiare, di trovare strade più soddisfacenti. Si cerca, insomma, altro».

Nessun commento:

Posta un commento