Anche in provincia di Enna
si fa sempre più stringente la crisi economica, della quale ormai si parla
tutti i giorni. Una crisi che sta logorando le famiglie, i lavoratori, i
disoccupati, i pensionati. Di conseguenza, aumentano a vista d’occhio coloro
che decidono di sacrificare il proprio tesoretto e i propri affetti personali,
ricavandone qualche decina o centinaio di euro, pur di riuscire ad arrivare a
fine mese. La provincia di Enna, forse più delle altre, sta risentendo della
crisi che è innanzitutto occupazionale e per questo motivo, allora, che i
negozi ‘compro oro’ sono cresciuti vertiginosamente (solo a Enna città se ne
contano dieci). “Ma non ci siamo solo noi –dice un commerciante-, comprano oro
pure i gioiellieri”. Dunque, dai braccialetti alle collanine, dagli anelli fino
alle cornici, sono tanti gli oggetti d’oro e d’argento che gli ennesi vendono
ai vari compratori. Altrettante, inoltre, sono le storie di tante persone che
negli ultimi tempi decidono di privarsi finanche delle proprie fedi nuziali.
“E’ il caso di una coppia –come racconta il presidente de “La Tenda” della
Caritas diocesana, Gaetano Andolina- che, sposatasi a luglio, dopo qualche mese
ha dovuto vendere gli anelli per pagare delle bollette”. All’interno della mia
attività –spiega Alessia Fontanazza, responsabile del negozio ‘compro oro’ di
via Roma- vengono persone che soffrono che comunque non sono serene. Molti
hanno difficoltà ad entrare in questi tipi di esercizi e la superano facendosi
ulteriore violenza. Purtroppo quando si è in uno stato di necessità non c’è
altro rimedio. Siamo diventati –sottolinea- i bancomat del 2012 della povera
gente. Per questo ho cercato di rendere, rispetto a tante altre attività
similari, l’ambiente più accogliente per non farli sentire a disagio. E poi
trovare una persona che ha voglia di ascoltarli e non di giudicarli non li fa
sentire in soggezione. Odio le trattative fredde –afferma-, non sono per lo
sfruttamento del prossimo. Ho una clientela differenziata; tra questa quella
che fa veramente fatica a vendere degli oggetti per pagare le bollette o farsi
la spesa sono gli anziani, i quali sono più attaccati a certi valori e
tradizioni che si tramandano da diverse generazioni. Poi ci sono i giovani che
vendono gli oggetti del battesimo o di qualche altra occasione pur di avere
qualche banconota a disposizione, ma anche questo è specchio di una difficoltà
familiare. A questa tendenza, ovviamente, non fanno eccezione le famiglie che
devono pagare il mutuo o mille altre spese impreviste che fanno riferimento a
questa risorsa che purtroppo non è un pozzo senza fondo”. La quotazione dell’oro 18 carati si
attesta dai 25 ai 27,50 euro a grammo. “Io cerco di mantenermi stabile intorno
ai 27,50 euro” –aggiunge ancora Alessia
Fontanazza, che nello stesso tempo lancia l’appello, agli anziani in
particolare, di diffidare della pubblicità ingannevole di chi offre 40 euro al
grammo senza specificare però che si tratta di oro 24 carati e quindi di
lingotti”. Intanto, le testimonianze fornite da
parte di tanti altri addetti ai lavori dimostrano che la situazione economica
nell’ennese è sempre più drammatica. La speranza è che i politici possano
comprendere la gravità della situazione ed agire di conseguenza, rendendo un pò
più facile la vita delle famiglie in difficoltà.
Giacomo Lisacchi
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