Crocetta revocherà le consulenze?
Ecco da dove cominciare
Il nuovo presidente della Regione ha annunciato che annullerà tutti gli incarichi agli esterni. E se negli assessorati i contratti ancora in vigore sono una decina, molti di più sono nelle società partecipate. Ecco i nomi e i compensi degli esperti.
“Revocherò gli incarichi di tutti i consulenti della Regione”. Per avviare la sua rivoluzione, Rosario Crocetta è partito da una questione scottante, centrale. Insomma, il nuovo governatore dimostra subito coraggio, anche perché il lavoro che l'attende non è semplicissimo. Né breve. Intanto perché i consulenti degli assessori e quelli disseminati nelle società partecipate, sono comunque in possesso di un contratto firmato con l'amministrazione o l'azienda regionale. Dall'altro perché, prima di revocarli tutti, c'è il rischio che tanti incarichi si esauriscano in maniera “naturale”.
Certamente, Crocetta ha risparmiato proprio in queste ore la revoca di una decina di incarichi. Si tratta dei consulenti che il presidente Raffaele Lombardo ha scelto per affrontare l'emergenza di Giampilieri. I loro contratti, infatti, (che spesso sono “proroghe” di altri contratti confermati ormai da anni), scadono proprio oggi. Tra loro, anche il givoane Francesco Micali, finito nell'occhio del ciclone per la sua specifica competenza nel “pianobar”. Col suo, insomma, si esaurisce oggi l'incarico di Calogero Sirna, Marco Navarra, Nicola Casagli, Enrico Foti, Michele Maugeri, Angela Fundarò, Gabriele Amato, Felice Zaccone e Dario Maria Rocco La Fauci. Insomma, quasi come se fosse un gesto di “cortesia istituzionale”, Raffaele Lombardo non lascia al nuovo governatore il peso dei “suoi” consulenti. Non è così, invece, per l'assessore ai Beni culturali. E non ci riferiamo ad Amleto Trigilio, che, anzi, dopo la segnalazione di Live Sicilia, ha revocato l'incarico di Andrea Corso, che si sarebbe esaurito proprio domani. Invece scadranno addirittura con l'anno nuovo (tra gennaio e febbario) gli incarichi di quattro consulenti nominati dal predecessore di Trigilio, Uccio Missineo. Si tratta di Laura Radassao, Antonio Ileo Rallo, Giuseppe Ippolito e Salvatore Lombardo. I quattro incarichi, della durata di otto mesi ciascuno costeranno alle casse della Regione circa 65 mila euro. Al governatore il compito di verificare la necessità di questi incarichi, finalizzati all'esame dell'istruttoria di progetti finanziati dall'Europa.
E il primo gennaio del 2013 terminerà il rapporto di consulenza col Ragioniere regionale da parte dell'avvocato Alberto Stagno d'Alcontres. L'incarico, annuale, è costato 31.195 euro. Non ci sarà bisogno, sempre all'assessorato all'Economia, di revocare l'incarico di Aurelio La Corte: i sei mesi di contratto costati poco più di 12mila euro, infatti, terminano proprio domani. E lo stesso, probabilmente, sarà per cinque consulenti dell'Assessorato delle risorse agricole: i contratti di Piero Virderi, Rosalia Mazzarella, Filippo Salvatore Ferlito, Laura Bellomia e Sergio Argento, infatti, si concluderanno il 5 novembre prossimo. I consulenti, comunque vincitori di un concorso, si sono occupati finora del “Centro di ricerca Ibleo in agro di Vittoria”. Il loro incarico, stando alle loro stesse parole era in qualche modo “obbligato”, perché derivante appunto dal superamento di quella selezione. Alla Regione sono costati comunque oltre centomila euro complessivi. Pochi giorni dopo la fine del loro incarico, poi, terminerà anche quello, all'Energia, di Federico Guido Vagliasindi. Per sei mesi di consulenza sulla gestione integrata dei rifiuti, infatti, la Regione ha speso oltre 12 mila euro. L'incarico terminerà il dieci novembre. Con la fine del 2012, invece, terminerà anche la consulenza, all'assessorato alla Salute di Biagio Gennaro. Ma in questo caso, la revoca, nell'ottica del contenimento dei costi, è inutile: Gennaro lavora infatti a titolo gratuito.
I contratti, invece, che hanno una data di scadenza più lontana sono quelli, all'assessorato all'Istruzione, di Pietro Cami e alla Salute di Francesca Intorcia. Cami è stato scelto dall'allora assessore Centorrino, ottimista, evidentemente, sul futuro del governo Lombardo, visto che la nomina del consulente scadrà addirittura l'11 aprile del 2013 e costerà quasi 25 mila euro. Ma ancora più ottimista è stato Massimo Russo: il consulente-medico Francesca Intorcia, stando al contratto di consulenza, dovrebbe lavorare con l'assessorato alla Salute fino all'ottobre del 2013. In quell'assessorato che adesso sarà guidato da Lucia Borsellino, dirigente che assicura la “continuità” con l'operato di Massimo Russo. Crocetta revocherà anche questo incarico?
Ma un lavoraccio attende Crocetta sul fronte delle società partecipate. Stando ai siti ufficiali delle aziende, dove, per legge, devono obbligatoriamente essere pubblicati gli incarichi di consulenza, sono numerosi gli esperti esterni. Spesso ben pagati. Nella società Beni culturali spa, per esempio, è ancora in vigore la consulenza Claudio Alongi, marito del segretario generale Patrizia Monterosso, che si occupa (non solo per Beni culturali, come vedremo) degli aspetti giuridici legati al riordino delle partecipate. Alongi tra il febbraio del 2012 e l'aprile del 2013 guadagnerà oltre 19 mila euro lordi. Alessandro Garilli, tra il luglio e il dicembre di quest'anno riceverà 20 mila euro da Riscossione Sicilia (l'ex Serit) per una consulenza sul Fondo esuberi e sulle ricadute della riforma pensionistica. Nella stessa società, ecco altri ventimila euro fino al 31 dicembre del 2012 per un altro avvocato, Gabriele Messina Vitrano.
Altro gruppo di consulenti alla Seus. Mentre scriviamo infatti, sono ancora in vigore i contratti di Fabrizio Escheri (28.800 euro più Iva per un anno di lavoro) e del medico Carlo Giacomo Sciacchitano (13 mila euro Iva esclusa dal marzo al dicembre di quest'anno, oltre a 22 euro per ogni visita). Stesso compenso “a visita” per gli altri medici Niccolò Genna, Antonino Barbera, Lorenzo Vella e Giuseppe Miceli. Per l'area Consulenza del lavoro, ecco 24 mila euro Iva esclusa a Salvatore Tomaselli, 15 mila euro (dal marzo al dicembre di quest'anno) ad Alessandro Battista per la “sanificazione dei luoghi di lavoro” e 12.500 euro (per lo stesso periodo) a Marco Vitale per la “Gestione della privacy”.
Al “Parco scientifico e tecnologico”, tra dieci giorni scadrà il contratto di consulenza dell'ambasciatore Umberto Vattani: un anno di lavoro a 50 mila euro lordi. Al Parco scientifico sono ancora in vigore le consulenze ad Anna Maria Privitera (seimila euro), Paolo La Pergola (5 mila euro), quella del consulente-agronomo Giovanni Zanzi (30 mila euro lordi per un anno di contratto), della ragioniera Prospera Marchesano (quasi 21 mila euro lordi), del medico del lavoro Giuseppe Motta (tremila euro per un anno di lavoro, fino al marzo del 2013).
L'avvocato Claudio Alongi, già “incontrato” in Beni culturali spa” rispunta nel capitolo consulenti della Multiservizi. Lì, Alongi ha una specie di “stipendio”. Il legale, che si dovrà occupare delle fasi che accompagnano la liquidazione della società, infatti, guadagna duemila euro al mese. Un rapporto che si rinnova di trimestre in trimestre, salvo disdetta della società. Settemila euro è costsata invece la consulenza dell'ingegnere Francesco Passantino per temi riguardanti la “sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Una decina di consulenti, mentre scriviamo, collaborano con Lavoro Sicilia spa. Si tratta di Sebastiano Fisicaro (per lui, che fino all'aprile del 2010 faceva l'operaio addetto alla potatura degli alberi, ecco 20.172 euro annui), Vincenzo Grasso (per lui 21.468 euro annui pur non essendo in possesso di laurea). Nella stessa società, poi, ecco 20.900 euro (dall'agosto 2012 alla fine del 2013) a Paola Maria Iracani per la consulenza contabile, 14 mila euro ad Alessandro La Marca per la consulenza fiscale, 20.172 euro ad altri due addestratori senza laurea, Maurizio Mangiameli e Angelo Parisi. E ancora, settemila euro per il ragioniere Francesco Mondello, cinquemila al consulente informatico Francesco Rimi, quasi settemila all'ingegnere Vito Speciale, responsabile del servizio Prevenzione e protezione.
In un giorno solo, il 31 maggio di quest'anno, invece, un'altra società, Sviluppo Italia Sicilia, ha infornato ben otto nuovi consulenti. Per una spesa di circa 31 mila euro. Si tratta Armando Finocchiaro, Elio Ciralli, Leo Fogliani, Rocco Paci, Giuseppe Siragusa, Marco Antonio Cocciadiferro, Armando Pizzo e Giuseppe Castiglia: per loro compensi che vanno tra i 2.250 e i cinquemila euro per l'attuazione di una legge del 2008 per gli aiuti alle imprese. Per la stessa materia, ottomila euro sono andati a Massimo Aiello. Al commercialista Francesco Arcidiacono, invece, ecco 12.500 euro, all'architetto Sebastiano Muglia 26.880 euro. Stessa somma per Elena Giacalone, che si occupa di monitoraggio della spesa dei fondi Po-Fesr 2007-2013, ventimila euro sono andati infine a Daniela Ferrara per una consulenza giuridico-legale di un anno (fino al marzo del 2013). Ci fermiamo qui. Perché si potrebbe parlare anche delle varie “long list” di esperti sorti in tanti assessorati. Ma quelle, dopotutto, sono liste di consulenti ancora “virtuali”. Quelli concreti, invece, sono già tanti. Il presidente Crocetta, se vorrà, potrà partire da qui.
Certamente, Crocetta ha risparmiato proprio in queste ore la revoca di una decina di incarichi. Si tratta dei consulenti che il presidente Raffaele Lombardo ha scelto per affrontare l'emergenza di Giampilieri. I loro contratti, infatti, (che spesso sono “proroghe” di altri contratti confermati ormai da anni), scadono proprio oggi. Tra loro, anche il givoane Francesco Micali, finito nell'occhio del ciclone per la sua specifica competenza nel “pianobar”. Col suo, insomma, si esaurisce oggi l'incarico di Calogero Sirna, Marco Navarra, Nicola Casagli, Enrico Foti, Michele Maugeri, Angela Fundarò, Gabriele Amato, Felice Zaccone e Dario Maria Rocco La Fauci. Insomma, quasi come se fosse un gesto di “cortesia istituzionale”, Raffaele Lombardo non lascia al nuovo governatore il peso dei “suoi” consulenti. Non è così, invece, per l'assessore ai Beni culturali. E non ci riferiamo ad Amleto Trigilio, che, anzi, dopo la segnalazione di Live Sicilia, ha revocato l'incarico di Andrea Corso, che si sarebbe esaurito proprio domani. Invece scadranno addirittura con l'anno nuovo (tra gennaio e febbario) gli incarichi di quattro consulenti nominati dal predecessore di Trigilio, Uccio Missineo. Si tratta di Laura Radassao, Antonio Ileo Rallo, Giuseppe Ippolito e Salvatore Lombardo. I quattro incarichi, della durata di otto mesi ciascuno costeranno alle casse della Regione circa 65 mila euro. Al governatore il compito di verificare la necessità di questi incarichi, finalizzati all'esame dell'istruttoria di progetti finanziati dall'Europa.
E il primo gennaio del 2013 terminerà il rapporto di consulenza col Ragioniere regionale da parte dell'avvocato Alberto Stagno d'Alcontres. L'incarico, annuale, è costato 31.195 euro. Non ci sarà bisogno, sempre all'assessorato all'Economia, di revocare l'incarico di Aurelio La Corte: i sei mesi di contratto costati poco più di 12mila euro, infatti, terminano proprio domani. E lo stesso, probabilmente, sarà per cinque consulenti dell'Assessorato delle risorse agricole: i contratti di Piero Virderi, Rosalia Mazzarella, Filippo Salvatore Ferlito, Laura Bellomia e Sergio Argento, infatti, si concluderanno il 5 novembre prossimo. I consulenti, comunque vincitori di un concorso, si sono occupati finora del “Centro di ricerca Ibleo in agro di Vittoria”. Il loro incarico, stando alle loro stesse parole era in qualche modo “obbligato”, perché derivante appunto dal superamento di quella selezione. Alla Regione sono costati comunque oltre centomila euro complessivi. Pochi giorni dopo la fine del loro incarico, poi, terminerà anche quello, all'Energia, di Federico Guido Vagliasindi. Per sei mesi di consulenza sulla gestione integrata dei rifiuti, infatti, la Regione ha speso oltre 12 mila euro. L'incarico terminerà il dieci novembre. Con la fine del 2012, invece, terminerà anche la consulenza, all'assessorato alla Salute di Biagio Gennaro. Ma in questo caso, la revoca, nell'ottica del contenimento dei costi, è inutile: Gennaro lavora infatti a titolo gratuito.
I contratti, invece, che hanno una data di scadenza più lontana sono quelli, all'assessorato all'Istruzione, di Pietro Cami e alla Salute di Francesca Intorcia. Cami è stato scelto dall'allora assessore Centorrino, ottimista, evidentemente, sul futuro del governo Lombardo, visto che la nomina del consulente scadrà addirittura l'11 aprile del 2013 e costerà quasi 25 mila euro. Ma ancora più ottimista è stato Massimo Russo: il consulente-medico Francesca Intorcia, stando al contratto di consulenza, dovrebbe lavorare con l'assessorato alla Salute fino all'ottobre del 2013. In quell'assessorato che adesso sarà guidato da Lucia Borsellino, dirigente che assicura la “continuità” con l'operato di Massimo Russo. Crocetta revocherà anche questo incarico?
Ma un lavoraccio attende Crocetta sul fronte delle società partecipate. Stando ai siti ufficiali delle aziende, dove, per legge, devono obbligatoriamente essere pubblicati gli incarichi di consulenza, sono numerosi gli esperti esterni. Spesso ben pagati. Nella società Beni culturali spa, per esempio, è ancora in vigore la consulenza Claudio Alongi, marito del segretario generale Patrizia Monterosso, che si occupa (non solo per Beni culturali, come vedremo) degli aspetti giuridici legati al riordino delle partecipate. Alongi tra il febbraio del 2012 e l'aprile del 2013 guadagnerà oltre 19 mila euro lordi. Alessandro Garilli, tra il luglio e il dicembre di quest'anno riceverà 20 mila euro da Riscossione Sicilia (l'ex Serit) per una consulenza sul Fondo esuberi e sulle ricadute della riforma pensionistica. Nella stessa società, ecco altri ventimila euro fino al 31 dicembre del 2012 per un altro avvocato, Gabriele Messina Vitrano.
Altro gruppo di consulenti alla Seus. Mentre scriviamo infatti, sono ancora in vigore i contratti di Fabrizio Escheri (28.800 euro più Iva per un anno di lavoro) e del medico Carlo Giacomo Sciacchitano (13 mila euro Iva esclusa dal marzo al dicembre di quest'anno, oltre a 22 euro per ogni visita). Stesso compenso “a visita” per gli altri medici Niccolò Genna, Antonino Barbera, Lorenzo Vella e Giuseppe Miceli. Per l'area Consulenza del lavoro, ecco 24 mila euro Iva esclusa a Salvatore Tomaselli, 15 mila euro (dal marzo al dicembre di quest'anno) ad Alessandro Battista per la “sanificazione dei luoghi di lavoro” e 12.500 euro (per lo stesso periodo) a Marco Vitale per la “Gestione della privacy”.
Al “Parco scientifico e tecnologico”, tra dieci giorni scadrà il contratto di consulenza dell'ambasciatore Umberto Vattani: un anno di lavoro a 50 mila euro lordi. Al Parco scientifico sono ancora in vigore le consulenze ad Anna Maria Privitera (seimila euro), Paolo La Pergola (5 mila euro), quella del consulente-agronomo Giovanni Zanzi (30 mila euro lordi per un anno di contratto), della ragioniera Prospera Marchesano (quasi 21 mila euro lordi), del medico del lavoro Giuseppe Motta (tremila euro per un anno di lavoro, fino al marzo del 2013).
L'avvocato Claudio Alongi, già “incontrato” in Beni culturali spa” rispunta nel capitolo consulenti della Multiservizi. Lì, Alongi ha una specie di “stipendio”. Il legale, che si dovrà occupare delle fasi che accompagnano la liquidazione della società, infatti, guadagna duemila euro al mese. Un rapporto che si rinnova di trimestre in trimestre, salvo disdetta della società. Settemila euro è costsata invece la consulenza dell'ingegnere Francesco Passantino per temi riguardanti la “sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Una decina di consulenti, mentre scriviamo, collaborano con Lavoro Sicilia spa. Si tratta di Sebastiano Fisicaro (per lui, che fino all'aprile del 2010 faceva l'operaio addetto alla potatura degli alberi, ecco 20.172 euro annui), Vincenzo Grasso (per lui 21.468 euro annui pur non essendo in possesso di laurea). Nella stessa società, poi, ecco 20.900 euro (dall'agosto 2012 alla fine del 2013) a Paola Maria Iracani per la consulenza contabile, 14 mila euro ad Alessandro La Marca per la consulenza fiscale, 20.172 euro ad altri due addestratori senza laurea, Maurizio Mangiameli e Angelo Parisi. E ancora, settemila euro per il ragioniere Francesco Mondello, cinquemila al consulente informatico Francesco Rimi, quasi settemila all'ingegnere Vito Speciale, responsabile del servizio Prevenzione e protezione.
In un giorno solo, il 31 maggio di quest'anno, invece, un'altra società, Sviluppo Italia Sicilia, ha infornato ben otto nuovi consulenti. Per una spesa di circa 31 mila euro. Si tratta Armando Finocchiaro, Elio Ciralli, Leo Fogliani, Rocco Paci, Giuseppe Siragusa, Marco Antonio Cocciadiferro, Armando Pizzo e Giuseppe Castiglia: per loro compensi che vanno tra i 2.250 e i cinquemila euro per l'attuazione di una legge del 2008 per gli aiuti alle imprese. Per la stessa materia, ottomila euro sono andati a Massimo Aiello. Al commercialista Francesco Arcidiacono, invece, ecco 12.500 euro, all'architetto Sebastiano Muglia 26.880 euro. Stessa somma per Elena Giacalone, che si occupa di monitoraggio della spesa dei fondi Po-Fesr 2007-2013, ventimila euro sono andati infine a Daniela Ferrara per una consulenza giuridico-legale di un anno (fino al marzo del 2013). Ci fermiamo qui. Perché si potrebbe parlare anche delle varie “long list” di esperti sorti in tanti assessorati. Ma quelle, dopotutto, sono liste di consulenti ancora “virtuali”. Quelli concreti, invece, sono già tanti. Il presidente Crocetta, se vorrà, potrà partire da qui.
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