ROMA - Un’indagine sulle maratone amorose boccia luoghi comuni e riabilita la sveltina, simbolo, finora, di prestazione modesta. Chi lo dice che un rapporto tirato alle lunghe sia per forza migliore di uno più breve? La qualità dell’amore non si misura a metraggio. E in barba alla cultura popolare che crea idee e aspettative irrealistiche su quanto ci si potrebbe intrattenere con il partner per essere soddisfatte, un’intera notte di sesso è pura fantasia che, tradotta in pratica, non dà i risultati sperati.
A meno che non si parli della fase dell’innamoramento dove, passare un giorno intero a letto, è del tutto normale che per divertirsi sotto le lenzuola bastino 10 minuti. Il resto è noia. Lo dice un sondaggio americano che stupisce: il rapporto sessuale perfetto non supera i 13 minuti, preliminari esclusi. Dopo, la soglia di attenzione cala e il cervello comincia a pensare ad altro. Secondo la ricerca, tre minuti sono pochi, cinque adeguati, otto auspicabili e 13 eccessivi. Questo cronometro alla mano.
Ma quanto «deve» o «non deve» durare il rapporto sessuale lo decide la coppia. Quando, entrambe i partner sono soddisfatti. Perché «fare l’amore non è una gara, ma un momento di fusione tra due corpi», ha dichiarato su Viversani & Belli la sessuologa Chiara Simonelli.
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