giovedì 26 aprile 2018

SVINCOLO FERRARELLE, APERTO E CHIUSO


Il danneggiamento di un manto stradale dopo anni di traffico è una cosa che può accadere. Ma non a quello di una strada costruita pochi mesi fa ed entrata in servizio una settimana fa. Parliamo della strada del nuovo svincolo di Ferrarelle che appena aperta non ha retto al passaggio dei veicoli pesanti per cui dopo alcune ore è stata chiusa. “Non si comprende –commentano molti villarosani delusi- come mai non c’è stata una prova che avrebbe dovuto giustificare la possibilità o meno di consentire il passaggio anche ai mezzi pesanti, considerato che la strada è stata realizzata solo per il transito di quelli leggeri”. Come si ricorderà, ci sono voluti quasi quattordici anni, era il 2004, quando il vulcanico capo stazione Primo David, inventore del Treno Museo, per prima lanciò l’idea di aprire uno svincolo utilizzando l’area di sosta Ferrarelle che, attraverso la strada interpoderale n.10 del comune di Enna, si poteva innestare con la Ss 121 poco distante dalla stazione ferroviaria di Villarosa. Da allora non abbiamo mai smesso di prorogare anche attraverso le pagine del nostro settimanale di appoggiare questa opportunità, divenuta necessaria, anche per evitare l’isolamento, come infatti è avvenuto qualche anno fa, di un’intera zona con la chiusura della 121 nei pressi dello svincolo Ponte Cinque Archi. Diversi gli articoli pubblicati da Settegiorni per sollecitare, seguire e sostenere ogni iniziativa; grazie anche alla sinergia che si è creata negli ultimi anni tra amministratori di Villarosa, la prefettura, l’Anas e la Protezione civile, si è potuta realizzare una strada che, nonostante sia nata quale via di fuga, consentirà un collegamento veloce con l’autostrada e che potrebbe giovare ai fini dei flussi turistici verso il territorio villarosano e non solo. A questo proposito, non possiamo non ricordare quante telefonate abbiamo ricevuto negli anni da imprenditori, operatori del settore turistico e cittadini e tutti dello stesso sentore: ”Che novità ci sono per lo svincolo Ferrarelle? Intanto Enna, da qualche settimana è nuovamente finita nella categoria dei cerchietti. L'Anas ha individua l'ennesima lesione su uno dei viadotti della A19, lungo il tratto tra la Galleria Fortolese e lo svincolo di Enna, e ha deciso di dirottare il traffico che da Catania va verso Palermo lungo le statali Ss 117 bis, SS 122, SS 626 e SS 640. Un bel giro, a Sud del tratto autostradale, con allungamento del percorso e soprattutto dei tempi. Ma nella realtà, tra quei numeri, c'è il cerchietto che rappresenta Enna. “All'Anas non importa –sostiene Peppe Amato di Legambiente-, le strade sono cosa sua, non interessa certo al dirigente super strapagato comprendere cosa accada spostando il traffico. Così da qualche giorno, nuovamente, Enna Bassa è invasa da una interminabile, diuturna fila di automezzi che la trafigge da Est ad Ovest, proprio lungo il suo corso principale. L'aria è ammorbata dagli scarichi, il traffico si è enormemente innervosito, la pericolosità, già altissima delle strade ennesi, si è elevata all'ennesima potenza. Il cerchietto sta sacrificando la sua "aria di città" sull'altare della assoluta incapacità programmatoria di decenni di dirigenti e di politici alla guida del mostro stradale italiano. Sarebbe cosa di sbarrare l'ingresso –sostiene ancora Amato- , di mettere i Vigili Urbani non come sono oggi a sacrificare la propria giornata allo svincolo autostradale per dirigere il traffico e fornire per migliaia di volte le informazioni utili a chi, spaesato, deve entrare nel cerchietto, ma quasi a guardie medievali a chiusura delle strade. La necessità di un percorso alternativo è stata da tempo dimostrata. Troppe volte si è scelto di fare di Enna una "deviazione", troppe volte la nostra qualità della vita è stata sacrificata per il comodo di chi non riesce a programmare le sorti delle strade”. A questo proposito, lo svincolo Ferrarelle, negli anni, potrebbe avere un ruolo di primo piano anche per la realizzazione della tangenziale di Enna bassa. Esiste infatti un progetto di massima dell’Anas che, partendo dallo svincolo di Ferrarelle, prevede una strada che attraversa la contrada Bruchito si va a collegare alla Ss 117 bis Enna- Ponte Capodarso, nei pressi del bivio che porta a Pergusa e da li alla pergusina Ss 561. Tutto ciò tramite delle rotatorie, tra la caserma dei vigili del fuoco e l’hotel Federico II°. “Ipotesi di progetto –ci confidarono mesi fa dall’Anas- che è stato inviato con lettera ufficiale al Comune di Enna affinchè sia inserito nel redigendo piano regolatore. Progetto che, se fosse realizzato, darebbe la possibilità di avere una viabilità importante e strategica sia per alleggerire il traffico del centro di Enna bassa, sia per agevolare il collegamento per chi proviene da Palermo e da Caltanissetta e va verso la strada a scorrimento veloce Piazza Armerina-Gela”. Da un punto di vista tecnico, se se ne facesse carico l’Anas, è ovvio che per portarlo avanti ci dovrebbe essere l’interessamento da parte della politica locale per sensibilizzare la Regione a indire un tavolo con l’Anas e inserirlo nei piani regionali. Cosa che finora, per quanto ci risulta, nessuno ha fatto. Stessa cosa si può dire della 561 Pergusina dove pare sia stato redatto un piano di sicurezza, considerati i numerosi incidenti mortali avvenuti tra Enna bassa e Pergusa.

Giacomo Lisacchi


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