martedì 28 giugno 2011

Arrestato il deputato regionale Cateno De Luca

Arresti domiciliari per Cateno De Luca. Il deputato regionale di Sicilia Vera è stato arrestato ieri sera, dal nucleo di polizia giudiziaria della polizia municipale, in forza del suo ruolo di sindaco di Fiumedinisi, al termine della seduta di Consiglio comunale. Con lui, arrestati il fratello Tindaro Eugenio, il responsabile dell’Area servizi territoriali e ambientali, Pietro D’Anna, e il presidente della commissione edilizia comunale, Benedetto Parisi. L’indagine riguarda la tentata concussione e il falso in atto pubblico, violazioni che – secondo gli inquirenti - sarebbero state commesse tra il 2007 e il 2009 per l’approvazione e l’esecuzione del programma innovativo in ambito urbano denominato “Contratto di quartiere II - Vivi Fiumedinisi”.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip Daria Orlano su richiesta del procuratore capo di Messina Pio Lo Forte, dell’aggiunto Vincenzo Barbaro e del sostituto Liliana Todaro.

Il Comune di Fiumedinisi, in base alla legge 21 del 2001 e al decreto dell'assessorato ai Lavori pubblici del 7 agosto 2003 - come riferisce l'Agi - avrebbe dovuto procedere a interventi finalizzati alla riqualificazione edilizia, al miglioramento delle condizioni ambientali, all'adeguamento e sviluppo delle opere di urbanizzazione e delle dotazioni di servizi pubblici e privati, all'integrazione sociale e all'incentivazione dell'offerta occupazionale nonché al recupero o ricostruzione dei manufatti colpiti da eventi sismici o pubbliche calamità. Le indagini della procura di Messina hanno permesso di appurare invece che la quasi totalita' degli interventi proposti ed approvati dalla giunta municipale e che hanno comportato una variante al Prg ha riguardato l'esecuzione di interventi edilizi di notevoli proporzioni, direttamente o indirettamente riconducibili al sindaco De Luca e ai suoi familiari, realizzando la costruzione di una struttura alberghiera con annesso centro benessere in contrada Vecchio del Comune di Fiumedinisi da parte della società "Dioniso srl"; la realizzazione di centri di formazione permanente del Caf Fenapi srl e di 16 alloggi da parte della cooperativa edilizia Mabel.

Qualche anno prima la Regione siciliana in sede di approvazione del Prg del Comune jonico messinese aveva disatteso larga parte dello strumento urbanistico, ritenendo che contenesse previsioni sovradimensionate. Il reato di tentata concussione viene contestato per aver indotto i proprietari di alcune aree a cedere - a volte a prezzi di mercato inferiori - i terreni di loro proprietà onde consentire alla Mabel l'esecuzione dei lavori di costruzione degli alloggi. I reati di falso riguardano invece l'approvazione del progetto in variante dei lavori di costruzione da parte della Dioniso srl e l'approvazione dei lavori di ripristino delle difese spondali del torrente Fiumedinisi, le cui modifiche rispetto alle iniziali previsioni sarebbero state attuate strumentalmente al fine di incrementare il valore commerciale di alcune aree ricadenti nel progetto e riconducibili alla Dioniso srl, il cui amministratore unico è l'onorevole De Luca. Il deputato regionale è anche fondatore e direttore generale della Fenapi mentre della Coop edilizia Mabel è amministratore suo fratello.

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