mercoledì 21 settembre 2011

Guerriglia a Lampedusa. Il sindaco: "I tunisini spariscano dalla nostra vista"


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Situazione di estrema tensione a Lampedusa. Secondo quanto mostrano le immagini di Sky Tg24 è in corso lo scontro fra le forze dell'ordine in assetto antisommossa e gli immigrati che erano ospiti del centro di prima accoglienza dell'isola. Dalla struttura in muratura vicino alla pompa di benzina dell'isola si vedono gli immigrati che vengono presi a manganellate dagli agenti e che cadono da circa 3 metri di altezza. Sembra che in precedenza gli immigrati si siano impossessati di una bombola a gas da un ristorante e che abbiano minacciato di distruggere la struttura.

Decine di lampedusani presidiano da questa mattina il Comune di Lampedusa per protestare contro l'incendio appiccato ieri da un gruppo di immigrati tunisini al centro di accoglienza ma soprattutto perche' chiedono che i tunisini non girino liberamente per l'isola. Il Comune si trova proprio di fronte al campo sportivo dove oltre 300 tunisini hanno trascorso la notte all'addiaccio per l'inagibilita' di gran parte della struttura incendiata. "I miei concittadini -spiega il sindaco Bernardino De Rubeis- hanno ragione e mi chiedono che i tunisini spariscano dalla loro vista. E' una situazione che non puo' continuare. Il Viminale deve intervenire al piu' presto".

"Siamo stanchi di questa linea morbida adottata dalle forze dell'ordine nei confronti degli immigrati tunisini - ha detto all'Adnkronos il sindaco De Rubeis, all'indomani dell'incendio appiccato dagli stessi tunisini che ha parzialmente distrutto il centro di accoglienza dell'isola -. Non si capisce perche' negli stadi, quando ci sono disordini, poliziotti e carabinieri usano subito le maniere forti contro gli stessi connazionali. Invece, a Lampedusa, accade tutt'altro. Ci vuole anche qui il pugno forte e rinchiudere le centinaia di tunisini che bivaccano da ieri per le strade al campo sportivo" .

"I tunisini -dice arrabbiato il sindaco- sono tutti in mezzo alla strada. Chi garantisce l'ordine pubblico e la sicurezza? E' impensabile che centinaia di tunisini, tra cui gli stessi delinquenti che hanno appiccato il fuoco, possano girare liberi per l'isola e fare cio' che vogliono. Puo' succedere di tutto. Non si capisce perche' le forze dell'ordine per agire aspettino non si sa quali direttive". Il primo cittadino e' particolarmente preoccupato perche' oggi iniziano i festeggiamenti per la Santa patrona di Lampedusa, la Madonna di Porto Salvo, e sono previsti delle processioni. "La gente e' stanca -ha detto De Rubeis- vuole tornare a vivere serenamente. Il mio popolo e' pronto a difendersi da solo visto che siamo stati abbandonati da tutti".


NOTTE ALL'ADDIACCIO - Intanto oltre 600 immigrati tunisini hanno dormito la notte scorsa all'addiaccio a Lamepedusa, dopo l'incendio appiccato ieri dagli stessi migranti al Centro di accoglienza. Circa 300 sono stati sistemati al campo sportivo dell'isola, altri 300 sono stati sitemati dalle forze dell'ordine nei pressi del Porto vecchio. Gli altri 300 sono stati portati, invece, nell'unica struttura rimasta agibile del centro di accoglienza. Sono complessivamente piu' di 900 i tunisini sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa e fino a ieri ospiti del centro di accoglienza.

TRASFERITI - Cento immigrati tunisini sono stati trasferiti nella notte con un volo militare da Lampedusa diretti a Sigonella (Catania). Da qui verranno smistati in diversi centri d'accoglienza in attesa di essere rimpatriati. Il trasferimento dei cento maghrebini viene confermato all'ADNKRONOS da fonti attendibili. La decisione e' stata presa dopo l'incendio appiccato ieri dagli stessi tunisini al Centro d'accoglienza di contrada Imbriacola diventato quasi del tutto inagibile. Per oggi sono previsti altri trasferimenti. Sono circa 900 i tunisini ancora presenti sul'isola.

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