giovedì 7 luglio 2011

Berlusconi attacca l'opposizione «Non consegnerò loro l'Italia»




ROMA - «L'opposizione in Italia non si rassegna, non riesce a giocare una partita all'interno delle regole democratiche, ma è pronta ad usare ogni mezzo per ostacolare il Governo, dalle manovre parlamentari alla strumentalizzazioni dei risultati dei referendum e delle elezioni amministrative». Lo dice il premier Silvio Berlusconi intervenendo alla presentazione del libro di Domenico Scilipoti.

«In Italia c'è una tentazione alla scorciatoia e al tatticismo che è irrinunciabile.
Noi li deluderemo perchè andremo avanti fino a fine legislatura e non consegneremo l'Italia a Bersani, Vendola, Di Pietro. Andremo avanti nonostante quello che si decide nei cosiddetti salotti dei poteri forti». Lo aggiuntoa il premier.

«La crescita non dipende da noi, non dipende dal Governo: è un'illusione statalista della sinistra. A far crescere l'economia sono le imprese e chi nelle imprese ci lavora, è lo spirito di sacrificio con cui i cittadini sono disposti alla revisione di un welfare obsoleto e perchè per garantire tutti non garantisce più nessuno». Berlusconi aggiunge che per la crescita bisogna anche fare in modo che il sistema della giustizia sia più veloce e la burocrazia più snella: «tutte queste cose in parte dipendono anche da noi, e infatti stiamo lavorando con impegno, ma resto convinto del vecchio slogan 'meno stato più società».

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