lunedì 30 maggio 2011

Bersani- Ora Berlusconi si dimetta

Pierluigi Bersani (foto Roberto Monaldo - Lapresse)

ROMA - Dopo la vittoria del centrosinistra ai ballottaggi il segretrio del Pd, Pier Luigi Bersani, esulta e chiede le dimissioni del premier Silio Berlusconi. Intanto per festeggiare la vittoria il Pd ha chiamato a raccolta elettori e militanti al Pantheon, a Roma, stasera alle 19 per festeggiare la vittoria alle amministrative.

«Tra il primo e il secondo turno è stata una vera e propria valanga - ha detto il segretario del Pd - C'è stata una riscossa civile e morale alla quale il Pd si è messo al servizio».

«Il centrosinistra si è affermato in 66 città di oltre 15mila abitanti - ha detto Bersani dal palco di fronte al Pantheon - Nel 2006 ottenemmo grandi successi. Allora vincemmo in 55 città sopra i quindicimila abitanti, oggi ci siamo affermati in 66 città, un risultato stravolgente».

«Non siamo quelli dell'uomo solo al comando». «Abbiamo smacchiato il giaguaro»: così Bersani, ha aperto il suo comizio al Pantheon per festeggiare la vittoria del centrosinistra alle amministrative. Noi abbiamo stravinto perché abbiamo mantenuto lo stesso spartito, basato su due note. La prima è democratica. Noi non siamo quelli dell'uomo solo al comando, quando governiamo noi governiamo per tutti. La seconda sta nel fatto che abbiamo mantenuto l'ancoraggio alla realtà della vita comune e della gente: il lavoro, l'ambiente, le pensioni, i servizi».

«Governiamo il Nord, la Lega dove pensa di andare?». «Alla Lega dico: ma di quale nord parlate? - ha detto il segretario del Pd - Alla Lega chiedo se ha visto i risultati di Gallarate, di Rho, di Novara o di Arcore. Ma di quale nord state parlando? Il centrosinistra - ha proseguito Bersani provocando un'ovazione della piazza - governa a Torino, Genova, Milano, Trieste, Pordenone, Bologna... dove pensate di andare? Non potete continuare a reggere la sedia dell'imperatore».

Ora mettiamoci al lavoro per costruire l'Italia nuova

«Ora tocca a noi. Investiamo questo consenso nella costruzione di una prospettiva di governo - dice Bersani - Ora ci occupiamo del partito, ma non certo per guardarci la punta delle scarpe. Sul programma di governo e su un partito più forte ci impegneremo sin dai prossimi giorni. Lavoriamo per un'Italia nuova, tutti assieme. Siamo dentro al tramonto del berlusconismo, e sarà un tramonto fiammeggiante».

Prodi: hanno perso perché non hanno capito il mondo. «Hanno perso perché non hanno capito come va il mondo - ha detto dal palco al Pantheon l'ex premier Romano Prodi - La vittoria va consolidata riflettendo, lavorando, mettendo in piedi le cose. Abbiamo perso dove eravamo divisi e quindi serve capire il mondo e andare uniti».

«Una nuova fase politica si apre con le dimissioni del governo e dopo le dimissioni la strada maestra sono le elezioni. Noi però siamo pronti a considerare percorsi per fare una nuova legge elettorale con la quale sarebbe meglio andare al voto» aveva detto Bersani prima della festa al Pantheon.

«Lancio un appello estremo a Berlusconi e al centrodestra: riflettano e non impediscano una nuova fase politica - ha continuato Bersani - Da queste elezioni emerge che il centrodestra non ha più la maggioranza nel Paese».

«Un matrimonio in crisi nel profondo perché sono venute meno le promesse al nord, il fisco, la burocrazia e anche la legalità. Nel popolo leghista è evidente che è scattato un meccanismo molto forte per cercare un'altra strada e la Lega deve riflettere a fondo visti i risultati clamorosi anche in centri come Novara, Desio e Gallarate».

«Abbiamo pareggiato 4-0» aveva detto sarcastico poco prima il segretario del Pd, facendosi beffe del centrodestra con collaboratori e dirigenti delpartito, alludendo al fatto che il Pdl aveva definito un pareggio la batosta rimediata al primo turno delle amministrative.

Vendola: avviso di sfratto per Palazzo Chigi. «E' la fine di quindici anni, di un lungo ciclo politico e culturale, di una classe dirigente impresentabile - dice Nichi Vendola durante la festa in piazza Duomo per il neosindaco di Milano - Il dato di questi ballottaggi è così omogeneo che non ci si può arrampicare sugli specchi. È la fine di una classe dirigente impresentabile».

«Questi risultati sono un segnale anche per il centrosinistra». Vendola ha letto nei risultati dei ballottaggi di questa tornata amministrativa un segnale anche per il centrosinistra, rilanciando con forza lo strumento delle primarie. «Questi ballottaggi sono anche un segnale per il centrosinistra - ha detto Vendola - perché quando sceglie di stare con le oligarchie perde, mentre quando viene conquistato da persone semplici, scelte con le primarie, allora vince. Bisogna aprire il cantiere dell'alternativa».

Fini: andare avanti così è peggio che andare al voto. «Se continuiamo questa legislatura con una agenda parlamentare che non è quella dei cittadini è molto peggio che andare alle urne. Non è possibile arrivare a fine legislatura con questo scontro al calor bianco - ha detto il leader di Fli, Gianfranco Fini, intervenendo al festival della felicità di Pesaro - Non mi stupirei se Berlusconi ora raggranellasse qualche altro cosiddetto responsabile, mi preoccupo di continuare in Parlamento a discutere di questioni che non sono nell'Agenda degli italiani perché Berlusconi continua nella sua ossessione della giustizia».

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