martedì 31 maggio 2011

Internet, un software per contestare all'operatore i disservizi della banda larga Dall'Agcom un test contro gli spot ingannevoli

Internet, un software per contestare
all'operatore i disservizi della banda larga

Dall'Agcom un test contro gli spot ingannevoli

http://www.gazzettino.it/MsgrNews/HIGH/20110530_banda-larga.jpg Arriva la banda larga Doc. Ovvero la banda larga che non inganna i consumatori promettendo velocità supersoniche che poi non può mantenere. Per navigare su Internet in modo trasparente esiste ora uno strumento in più: è il sito www.misurainternet.it realizzato dall’Autorità per le Comunicazioni (Agcom). Consente a chiunque lo voglia di misurare, appunto, la qualità della propria connessione alla rete e rilascia un certificato che attesta la velocità effettiva riscontrata. Questo certificato può essere utilizzato per contestare all’operatore il malfunzionamento della propria connessione e anche per ottenere il recesso dal contratto se necessario. Il servizio è partito, senza troppo clamore, il 23 novembre 2010 e ha già rilasciato 2.952 certificati ad altrettanti consumatori. L’Autorità italiana è la prima in Europa ha certificare la velocità di Internet e ciò è stato possibile grazie all’adesione di tutti gli operatori che hanno accettato la sfida e preso l’impegno nei confronti dei propri clienti.

Come funziona il test.
La prima cosa da fare è registrarsi sul sito; la seconda, scaricare il software Ne.Me.Sys. (realizzato dall’Agcom in collaborazione con la Fondazione Bordoni) che consente di avviare la misurazione. La procedura non è semplicissima e per evitare alterazioni non si può navigare né avviare programmi durante il test personalizzato. E’ necessario inoltre disabilitare la connessione Wi-Fi (per chi ce l’ha) e scollegare il Pc dalla rete domestica (in caso di uffici). Fatto tutto questo, il programma parte e il test dura da un minimo di 24 a un massimo di 72 ore (se viene interrotto e poi fatto ripartire). Al termine, si ottiene un certificato in formato Pdf con il quale, entro 30 giorni, si può inviare un reclamo al proprio operatore in caso emergano valori inferiori a quelli dichiarati nel contratto. L’operatore, ha a sua volta 30 giorni per ripristinare la velocità di connessione. Se ciò non è possibile, il gestore telefonico può fare una proposta al cliente che può scegliere se accettarla o recedere dal contratto gratuitamente (i soli costi previsti, dopo la legge Bersani, sono quelli giustificati: per la migrazione verso un altro operatore si va dai 23 euro di Tiscali ai 50 di Wind).

La tabella.
Nel grafico sono riportate alcune offerte, solo per la connessione a Internet, in base alle indicazioni fornite dagli stessi operatori sul Misurainternet.it. E le differenze di velocità (per ogni colonna sono riportate prima in download e poi in upload) sono ben visibili. Nel menu «Trasparenza offerta Internet» del sito, comunque, sono riportati i link di ogni operatore e si possono visualizzare in modo molto facile gli impegni sulla qualità di connessione. Inoltre, cliccando sull’icona di Supermoney è possibile mettere a raffronto le varie offerte economiche disponibili sul web. Confrontando da un lato la qualità di connessione, dall’altro i costi, il consumatore ha tutti gli elementi per fare la scelta più attinente ai propri bisogni.

Nel grafico sono state riportate le offerte per la banda più ampia, su rete fissa, presentate dagli operatori. Ma ce ne sono molte altre. Così come va detto che i prezzi non tengono conto delle offerte promozionali in corso. Ce ne sono parecchie e riducono (anche per un anno) il costo mensile dell’offerta.

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