giovedì 22 novembre 2012


INTERVISTA AL DIRETTORE DI PANORAMA

Mulè: da Crocetta solo offese 
e nessuna vera risposta

Giovedì 22 Novembre 2012 - 19:46 

Il direttore di Panorama rispedisce al mittente le accuse sul "metodo Boffo" e incalza il governatore: "Non smentisce i fatti e continua a fuggire. Dice che ci sono tribunali siciliani in mano ai mafiosi, come mai Anm e Csm tacciono?". (ascolta l'intervista)

Giorgio Mulè


PALERMO- “I lettori leggano quello che ha pubblicato Panorama e poi affianchino quanto è stato detto da crocetta. Una volta fatto questo, sarà palese come Crocetta stia sfuggendo al primo dovere di un amministratore pubblico, cioè la chiarezza del linguaggio. Crocetta sta mettendo insieme molte offese, molte calunnie, gravissime insinuazioni, ma non sta rispondendo ai fatti”. Così il direttore di Panorama Giorgio Mulè commenta le dichiarazioni del presidente della Regione in merito all'inchiesta pubblicata sul nuovo numero del suo settimanale.

In un'intervista a Live Sicilia, Mulè risponde ai commenti del presidente, che ha parlato di “macchina del fango” in azione contro di lui. Crocetta, tra l'altro, ha negato che Nicolò Marino, oggi suo assessore, abbia indagato su di lui. “Perché non risponde il pubblico ministero e neoassessore Marino a questa domanda? - dice Mulè -.Sciascia dice che il maresciallo gli disse che l'inchiesta era su delega di Marino. Era così? Noi lo abbiamo cercato più volte, invano”.

Mulè respinge al mittente le accuse di avere utilizzato il “metodo Boffo” nei confronti del governatore. “Metodo Boffo? Non abbiamo mai scritto nulla sulla vita sessuale di Crocetta. Ma a lui viene comodo fare casino e non rispondere”.

Il direttore di Panorama contesta al governatore di non avere smentito i fatti riportati dall'inchiesta del settimanale (“Questa sua fuga è cominciata prima , perché non ha mai ritenuto di rispondere alle domande che gli abbiamo rivolto mentre lavoravamo all'inchiesta”) e si sofferma anche sulle dichiarazioni rese da Crocetta a Repubblica“Come fa a dire: devo trovare il tribunale giusto e non quello che mi vuole fottere perché è in mano ai mafiosi? Da stamattina non ho sentito correggere questa dichiarazione da Crocetta e non ho letto una dichiarazione dell'Anm o del Csm che ricordi a Crocetta che da presidente della Regione non può sostenere che in Sicilia ci siano tribunali in mano ai mafiosi”.

Mulè si sofferma anche su quanto detto da Crocetta riguardo il suo rapporto con Alessandro Barbieri: “Sulla storia di Barberi – dice Mulè –, Crocetta risponde in un modo molto pericoloso. Leggo un'agenzia: 'sicuramente ho qualche parente mafioso come la metà dei siciliani'. Crocetta ha vissuto come tutti i siciliani in un ambiente dove non solo per il fatto di conoscere delle persone mafiose si è mafiosi, quella è una follia. Però quello che non puoi fare è dare patenti di mafiosità altrui. Lui dice oggi, nei confronti del signor Saverio Di Blasi, che a me risulta essere incensurato: 'E' in mano ai mafiosi'. Dà del mafioso a una persona incensurata e lo fa da presidente della Regione”.

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