venerdì 23 novembre 2012


Quattro assessori e la nomina via pizzino 
Crocetta: "Domani giunta al completo"



Nel governo arrivano Nelli Scilabra (nella foto), Antonino Zichichi, Francesca Basilico D'Amelio e Mariella Lo Bello. Ma gli ultimi due nomi arrivano a conferenza stampa in corso. "Conti risanati entro due-tre anni, subito una legge per gli alluvionati e una consulta per i giovani"

antonino zichichi, Francesca Basilico D'Amelio, giunta, Mariella Lo Bello, Nelli Scilabra, rosario crocetta, Politica
PALERMO - Quando la conferenza stampa convocata da Rosario Crocetta per presentare due nuovi assessori - Nelli Scilabra alla Formazione e Antonino Zichichi ai Beni culturali - è appena iniziata, il segretario del Pd Giuseppe Lupo si siede accanto al presidente della Regione e gli passa un foglietto di carta. Crocetta lascia parlare la senatrice accademica e neo-assessore, poi prende il “pizzino” di Lupo e annuncia: “Le sorprese non finiscono mai, abbiamo altri due assessori”. Così, davanti ai giornalisti, l'ex sindaco di Gela conferma (o forse apprende) che della sua squadra faranno parte anche la sindacalista agrigentina Mariella Lo Bello, che si occuperà di Territorio, e Francesca Basilico D'Amelio, dirigente del ministero dello Sviluppo economico chiamata a guidare l'assessorato all'Economia.
Sta tutto in questa istantanea, nelle nomine in giunta comunicate via “pizzino”, il clima della conferenza stampa convocata da Crocetta: fino a qualche istante prima dell'inizio i nomi che circolavano erano più o meno tanti quanto quelli dell'elenco telefonico, con una ridda di ipotesi di ogni genere su indicazioni e deleghe. Un segnale, però, poteva dare l'idea che l'assessore da presentare, l'unico dei quattro nomi designati alla fine presente nella Sala Alessi di Palazzo d'Orléans, fosse Nelli Scilabra: la sala affollata di universitari, ufficialmente chiamati solo per annunciare una legge sui giovani.
Alla fine, comunque, spunta Scilabra. Chiamata – dice Crocetta - “perché questa formazione lottizzata ha bisogno di una giovane, perché la scuola di oggi non riesce a dialogare con gli studenti e perché i giovani protestano per le strade. A noi – spiega il presidente della Regione – serviva in realtà un assessorato ai Giovani, che però la legge non prevede, e allora m'è venuta questa idea”. Il giovane neo-assessore, che Crocetta confondendosi chiama da principio “Scialabra”, la sintetizza così: “Quando Rosario mi ha chiamata ero all'università. Sono stata in apena per un paio di minuti, ma poi ho visto la naturalezza con la quale mi proponeva la cosa e mi sono detta: 'Giusto, Rosario sta applicando la rivoluzione che ha promesso'”. Il retroscena più gusto, in realtà, lo rivela Crocetta: “All'inizio non mi rispondeva – racconta – e mi sono detto 'ancora non è assessore e già non mi risponde? Poi, finita la lezione, mi ha richiamato, e quando le ho detto che la volevo in giunta mi ha risposto: 'Ma sul serio?'”.
È quasi tutta all'insegna del “viva i giovani”, la conferenza stampa. “Bisogna cancellare questa pratica ignominiosa dei tirocinanti – dice Crocetta – Bisogna aprire questo palazzo ai giovani, chiamare qui i giovani praticanti dalle scuole di giornalismo e formarli insieme ai giornalisti anziani. E poi ci piacerebbe creare una Consulta regionale dei giovani con vere e proprie elezioni”. Il resto, prima che il governatore legga una lettera ai manifestanti dei giorni scorsi, lo aggiunge il neo-assessore, che si proclama “riscatto dei giovani”: “In questi giorni, nei cortei, è venuta fuori la rabbia dei giovani. Ora questa rabbia deve placarsi: qui c'è qualcuno che vuole ascoltarci, con Rosario i giovani possono rimanere in Sicilia”.
L'altro tema, però, è la formazione. Un porto delle nebbie, nella descrizione crocettiana: “Nelli – annuncia Crocetta introducendo l'intervento della senatrice accademica – riformerà un settore che non esito a definire pieno di corruzione”. Attenzione, però: “La pulizia – specifica Crocetta - sarà fatta collegialmente dalla giunta, non lasceremo Nelli in mano agli orchi della formazione. L'aiuteremo a scegliere uno staff di consolidata esperienza amministrativa, ma Nelli farà benissimo”.
L'altro nome, invece, è un po' più anziano. È quello di Antonino Zichichi, che, come LiveSicilia aveva anticipato, ha accettato l'incarico e che il 29 novembre sarà presentato in conferenza stampa: “Essere giovani – spiega Crocetta – non è una questione solo anagrafica. Zichichi è una delle menti più giovani che la Sicilia ha”. Non solo: “È uno dei nomi siciliani più riconoscibili. Abbiamo pensato di affidargli i Beni culturali perché la nostra idea è che la cultura non debba essere proiettata solo sul passato: pensiamo ai beni immateriali, alle nuove tecnologie. Con lui avremo un'occasione di internazionalizzazione della Sicilia”. I Beni culturali e non l'Energia, perché “l'assessorato all'Energia – osserva il presidente – comprende anche l'acqua e i rifiuti. Ci sta meglio un pm (Nicolò Marino, ndr). Ovviamente, però, Zichichi in giunta potrà darci una mano anche su questi temi”.
Poi il siparietto sui due nomi in più. Prima il presidente si confonde sul nome di Mariella Lo Bello, chiamandola “Mariella Di Maggio”, quasi come l'altra sindacalista eletta all'Ars nel listino e inizialmente data come probabile assessore, poi un cronista gli chiede se Francesca Basilico D'Amelio sia stata indicata da Monti: “No”, la risposta secca. Il giornalista lo incalza: “E di dov'è?”. È gelo: Crocetta non lo sa, Lupo accanto a lui chiede nervosamente al telefono “la Basilico di dov'è? Romana?”. Nessuna risposta. Una certezza: “No, non l'ha indicata Monti”.
Alla fine Crocetta annuncia anche i primi provvedimenti. Proprio a partire dai conti: “C'è una lettera del ragioniere generale sull'ombra del default – spiega – che è stata mandata a tutti, mettendoci a rischio. Ce la faremo con le nostre forze, ma chiediamo al governo che il piano di risanamento non pesi solo sul nostro bilancio. Facciamo un patto di stabilità e in due o tre anni elimineremo il deficit”. Intanto, però, Crocetta sferra un attacco all'ex ragioniere generale: “Il suo successore sta accertando la situazione – afferma – ma è curioso che la denuncia sia partita da chi doveva vigilare. Il buco non si è creato negli ultimi tre giorni: o è un falso allarme oppure sono state fatte spese che non si potevano fare”. Intanto, nei prossimi giorni, la Regione sbloccherà i fondi per la raccolta dei rifiuti: “Lo faremo 'in danno' dei Comuni, che poi dovranno pagare”.
C'è spazio anche per le molestie sulle donne. “Ho dato disposizione al direttore dell'assessorato alla Funzione pubblica di nominare un consigliere sulla violenza sulle donne nei posti di lavoro. Ho anche chiesto di sapere in via riservata se nei nostri uffici siano state denunciate molestie”. Una delle prime leggi, invece, riguarderà gli alluvionati, che ieri Crocetta è andato a trovare a Saponara: “È drammatico – commenta – pensare che un anno dopo, quando l'emergenza sta per scadere, ci siano ancora persone senza casa. C'è anche chi ha un assegno per ricostruire e non può farlo per motivi burocratici. I Comuni, per assisterli, andrebbero in default, e allora mi sono detto: bisogna promuovere una legge che equipari le vittime delle alluvioni alle vittime della mafia”. Nella legge, promette Crocetta, “ci saranno incentivi per i privati che assumono i familiari delle vittime, che in fondo sono a loro volta vittime delle mafie”.
Se ne discuterà all'Ars, che intanto è stata convocata per il 4 dicembre alle 11. Sta in questo elemento, secondo Crocetta, il motivo dell'accelerazione sulla giunta: “Eravamo convinti che l'Ars si potesse riunire già la prossima settimana. Oggi abbiamo scoperto che la prima data utile è il 4, e non ce la siamo sentiti di lasciare la Sicilia fino ad allora senza governo”. E se nel frattempo “i partiti dovranno trovare la quadra sulla presidenza dell'Assemblea”, per il governo mancano quattro caselle: tre spettano all'Udc (“che dovrà indicare almeno una donna”, ammonisce Crocetta) e l'ultima al Pd. Chi? Lupo allarga le braccia: “Dateci tempo”. Mica tanto: “Entro domani la giunta sarà completata”, annuncia Crocetta. Insomma: si può sempre rimediare a conferenza stampa in corso.

Nessun commento:

Posta un commento