martedì 13 novembre 2012


Prima mossa, dimenticare Lombardo
Il valzer dei burocrati nella Regione di Crocetta



La prima nomina del nuovo governatore è quella di Antonina Liotta che prende il posto, alla Provincia di Catania, del commissario inviato dall'ex presidente. Lo spoil system porterà al "taglio" dei dirigenti esterni Galati, Albert e Barbagallo. "Risparmiati" Monterosso e Bossone. Ecco chi sale e chi scende nella burocrazia regionale dopo il cambio della guardia.

Prima mossa, dimenticare Lombardo Il valzer dei burocrati nella Regione di Crocetta
“Qualche rotazione sarà necessaria”. Mentre sta ancora provando a far quadrare il cerchio della giunta di governo, Rosario Crocetta pensa anche al resto della macchina. Il motore vero, specie di fronte alla scelta di assessori (un esempio è il caso di Franco Battiato) che potrebbero avere positive ricadute sul piano dell'immagine e su quello del contributo alle idee, ma meno sul lavoro grigio degli atti amministrativi. Insomma, il “nodo” dei dirigenti della Regione e dei componenti degli uffici di staff sarà centrale nei prossimi giorni. E il prossimo governatore a Live Sicilia spiega: “Certamente ho già qualche idea, ma per la maggior parte dei casi voglio parlare con i dirigenti, voglio informarmi sul loro lavoro degli ultimi anni, valutare per bene i loro curricula”.

Intanto, però, qualche punto fermo c'è già. “I dirigenti esterni saranno ridotti al minimo”, ha annunciato il nuovo presidente. Ma oggi specifica meglio i contorni di quella frase: “Credo proprio che Patrizia Monterosso e Biagio Bossone resteranno al proprio posto”. Si parte da qui, quindi. Dal ragioniere generale uscente, e dal segretario che andrà a comporre una coppia rosa centralissima nel nuovo quadro della burocrazia siciliana, insieme al capo di gabinetto di Crocetta, Enza Cilia, vecchia conoscenza del governatore, anche per la sua esperienza di direttore del Museo archeologico di Gela. E in un certo senso, lo spoil system del nuovo presidente ha anche una connotazione geografica. Non è un caso, probabilmente, che il primo intervento sul fronte “incarichi” sia stato quello riguardante la sostituzione del Commissario alla Provincia di Catania Michelangelo Lo Monaco, nominato da Lombardo e sostituito da Crocetta con Antonina Liotta, in passato segretario generale e direttore generale al Comune di Gela, oltre che della provincia di Caltanissetta. Insomma, l'era Crocetta potrebbe essere anche quella della riscossa dei nisseni. Che presto potrebbe registrare una nuova puntata con le nomine assessoriali.

Tornando alla burocrazia, però, altre certezze riguardano ad esempio il dirigente generale della Formazione e Istruzione Ludovico Albert. “Si prepari ad andarsene” aveva detto senza mezzi termini Crocetta pochi giorni dopo la sua vittoria. “Ma le mie scelte – precisa il governatore – sono dettate solo dalla necessità di ridurre gli sprechi, e non hanno alcun carattere ideologico”. E deve davvero essere così, visto che la Formazione siciliana, negli ultimi anni, oltre che da Albert, considerato vicino al Pd piemontese di Mercedes Bresso, è stata guidata da un assessore, Mario Centorrino, vicinissimo ai democratici. Soprattutto a quelli dell'area degli Innovatori di Genovese. La stessa area di riferimento di Franco Rinaldi, uno dei più quotati aspiranti all'assessorato che fu di Centorrino. In quel caso, si tratterà una rivoluzione a metà. Ma con Albert, a saltare dovrebbero essere anche gli altri dirigenti esterni: “Biagio Bossone sarà l'unica eccezione” conferma oggi a Live Sicilia il presidente. Per cui, ecco che possono preparare le valigie Romeo Palma all'Ufficio legislativo e legale, Gianluca Galati all'Energia.

Se questi dirigenti, quindi, è probabile che lascino Palazzo d'Orleans, altri, magari messi un po' in disparte negli ultimi tempi, potrebbero tornare a coprire ruoli importanti. È il caso di Alessandro Rais, ex presidente della Film Commission, grande esperto di cinema. “Persona di grande cultura – conferma Crocetta – una risorsa che negli ultimi anni non è stata valorizzata per come merita”. Potrebbe essere lui il capo di gabinetto di Franco Battiato al Turismo. In alternativa, si fa il nome di Stefano Cassarà, figlio di Giuseppe, da anni uno dei dirigenti di vertice di Feralberghi. Tra i “dimenticati” che potrebbero rientrare nello scacchiere dei dirigenti generali anche Salvo Taormina, Gandi Gallina, Salvo Cocina e Antonella Bullara.

Per restare nell'ambito degli uffici di diretta collaborazione, invece, ecco che per la segreteria tecnica dello stesso Crocetta si fa già il nome dell'avvocato Stefano Polizzotto. In realtà, da collaboratore di Crocetta lui si comporta già, visto che è stato incaricato di verificare le possibilità legislative per sgravare Franco Battiato di alcune competenze dell'assessorato al Turismo.

Ma i movimenti ovviamente riguardano anche il vertice dei dipartimenti. E anche tra le pieghe della burocrazia hanno compreso: Rosario Crocetta farà di testa sua. Per cui, nulla è scontato. Salgono, comunque, le quotazioni, ad esempio, di Giovanni Arnone, da sempre vicino al Pd, all'Ambiente. Conferma in vista anche per Giovanni Bologna alla Funzione pubblica. Dirigente apprezzato in maniera “bipartisan” è comunque molto gradito all'area dei democratici che fa capo ad Antonello Cracolici. Conferme possibili anche per Pietro Tolomeo al vertice del Comando del corpo forestale, e di Pietro Lo Monaco alla Protezione civile. Sono graditi all'Udc e quindi potrebbero essere riconfermati anche Rosolino Greco alla Famiglia e Dario Cartabellotta agli interventi Infrastrutturali dell'Assessorato all'Agricoltura. Per restare in quell'assessorato, meno certa è la conferma per Rosaria Barresi, mentre la guida di un dipartimento potrebbe andare a Sergio Gelardi. Ma il valzer dei dirigenti è appena cominciato.

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